l'ordinanza del tribunale
"Berlusconi è di nuovo candidabile", sì del giudice alla riabilitazione
Il tribunale di Sorveglianza di Milano ha concesso la "riabilitazione" a Silvio Berlusconi. Il Cavaliere potrà quindi essere candidabile dalle prossime elezioni. La decisione - anticipata dal Corriere della Sera - cancella tutti gli effetti della legge Severino, scattati dopo la condanna a 5 anni per frode fiscale (di cui 4 coperti ad indulto) che il Tribunale di Milano ha inflitto nel 2013 al leader di Forza Italia nell'ambito del processo sui diritti tv Mediaset. Se sie dovesse tornare alla urne, Berlusconi potrà quindi presentarsi alla Camera o al Senato. I legali di Silvio Berlusconi hanno fatto ricorso contro la legge Severino - che dopo la condanna a 4 anni (di cui 3 coperti da indulto) per frode fiscale, aveva impedito al Cavaliere di candidarsi - anche davanti alla Corte europea dei diritti dell'uomo. Per la difesa di Berlusconi la legge Severino ha avuto sulla sua posizione giuridica un effetto retroattivo. L’udienza di fronte ai giudici di Strasburgo si è svolta il 27 novembre dell’anno scorso alla presenza di oltre 500 persone accreditate tra le quali una cinquantina di giornalisti. La decisione è prevista per il prossimo autunno, quando però il leader di FI potrebbe anche non averne più necessità ai fini dell'agibilità politica, visto che ha ottenuto il parere favorevole del Tribunale di Sorveglianza e in caso di elezioni potrà tornare in campo. "Giustizia è fatta. Finalmente il nostro leader Silvio Berlusconi ha ottenuto dal tribunale di sorveglianza di Milano la riabilitazione" ha scritto su Facebook Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati. "Un calvario durato 5 anni - aggiunge Gelmini - che non ha permesso al presidente Berlusconi di essere candidato come milioni di italiani gli chiedevano. Ora l'Italia potrà contare ancora di più su di noi". "Sono felice che Berlusconi abbia ottenuto giustizia" ha dichiarato il senatore di FI Antonio Razzi. "L'ho sempre detto - ha continuato Razzi - che fare fuori il Cavaliere è stata ingiustizia. Con Berlusconi in campo in prima persona alle elezioni politiche la musica sarebbe stata e sarà diversa. Faccio gli auguri al Cavaliere per la bella notizia che gli restituisce i suoi diritti pieni".