il futuro dell'italia
Salvini e Di Maio verso il governo. "Significativi passi avanti"
«Passi avanti significativi», spiegano Matteo Salvini e Luigi Di Maio dopo il nuovo faccia a faccia di questa mattina. I due leader potrebbero tornare a vedersi già domani o nella giornata di sabato. Sicuramente entro domenica dovranno raggiungere la quadra, sia sulla squadra di governo che sul programma: è quella, infatti, la dead line fissata dal Colle. Ma è ancora impasse sul premier e sul ruolo degli stessi Salvini e Di Maio. Tramontata l’ipotesi di una staffetta tra i due, torna a farsi largo il nome terzo, una personalità di «alto profilo», viene spiegato, che raccolga il placet dei due leader. Ma anche in questo caso le posizioni non sarebbero del tutto concordi tra una figura super partes e tecnica e una, invece, più politica. Che questa sia la strada lo conferma Vincenzo Spadafora, uomo di fiducia di Di Maio: «si stanno valutando varie ipotesi, ma quella più certa è trovare un nome terzo». Ancora da definire, poi, il ruolo di Salvini e Di Maio: resta in piedi - ma non trova conferme - l’ipotesi di una sorta di ’triumviratò, con i due leader vicepremier e ministri di peso dell’esecutivo giallo-verde (Viminale e Farnesina) ad affiancare il presidente del Consiglio. Secondo altre fonti, invece, Salvini e Di Maio potrebbero scegliere di restare fuori dal governo, dove invece siederanno i rispettivi fedelissimi. Dello stesso avviso il pentastellato Emilio Carelli, anche lui molto vicino al leader 5 stelle: «Non è ancora deciso se Salvini e Di Maio saranno nel governo. Per quanto ne so io non sono previsti all’interno dell’esecutivo ma dovrebbero mantenere un ruolo» alla guida dei loro rispettivi partiti. Bonafede spiega: «Sarà un premier terzo, non sarà né della Lega né del Movimento 5 stelle», quanto a Salvini e Di Maio, «lo vedremo dopo. Dei nomi si parla con il Presidente della Repubblica». Spadafora poi delinea la futura squadra: «un governo snello, oltre ai 13 ministri previsti, ce ne saranno pochi altri senza portafoglio». E comunque saranno «meno di 20». E il giuramento potrebbe arrivare già entro la fine della prossima settimana.