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Direzione Pd, fiducia unanime a Martina: "Con i 5 Stelle un capitolo chiuso"

Rimandata la resa dei conti. Il reggente resta in sella

Daniele Di Mario
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Obiettivo primario: evitare una nuova drammatica spaccatura interna nel Pd. Per questo motivo la direzione dem iniziata con la relazione di Martina, approvata all'unanimità dall'assemblea che conferma la fiducia all'ex ministro dell'Agricoltura al Nazareno. Questa mattina è stato Guerini a sottolineare che l'attuale reggente «gode della fiducia di tutto il partito», rimarcando però che ad un certo punto «si dovrà fare l'Assemblea, come previsto dal nostro Statuto». I renziani quindi dovrebbero dare il via libera alla continuità dell'operato di Martina, rimandando poi l'eventuale conta più avanti. Renzi, riferiscono fonti parlamentari dem, sta assistendo alla direzione in seconda fila. «C'è bisogno di rifondare il partito con idee e risposte nuove», ha spiegato Martina, difendendo «con orgoglio i risultati ottenuti dai nostri governi». «Riprogettare per ripartire», la parola d'ordine del reggente, «un nuovo inizio» un ripensamento «netto anche su come si fa partito. Su come si sta insieme, su come ci si riconosce. Su come ci si confronta e si prendono decisioni». Martina è netto: «Da noi non possono esistere liste di proscrizione. Non tutto si può risolvere sempre con la logica dei rapporti di forza. Non credo che ce la caveremo con qualche mossa tattica». Chiara la linea politica di Martina: fiducia al segretario reggente fino all'Assemblea nazionale che deciderà se convocare il congresso o eleggere in quella sede il nuovo segretario. Martina poi chiarisce: nessun appoggio a un governo del MoVimento 5 Stelle o del centrodestra.

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