Renzi fa infuriare Martina. L'affondo di Franceschini: "Matteo Signornò irrispettoso"
Il reggente getta la spugna: "Il partito rischia l'estinzione"
Maurizio Martina, il reggente del Pd, si è reso conto che in queste condizioni non può andare avanti. Il ritorno sulla scena di Matteo Renzi, che in realtà non si era mai fatto da parte, lo ha indotto a rovesciare il tavolo. Martina non ha digerito la linea che l'ex segretario ha dettato dalle telecamere di Rai1 ieri sera, chiudendo la porta in faccia ai 5 Stelle prima che la Direzione del Pd, convocata per giovedì, potesse esprimere una posizione unitaria frutto di un confronto interno. Renzi ha riazzerato tutto, vanificando in un secondo tutto il lavoro fatto da Martina nelle ultime settimane. Ecco perché il reggente si è sfogato con queste parole: "In queste ore stiamo vivendo una situazione politica generale di estrema delicatezza. Per il rispetto che ho della comunità del Partito Democratico porterò il mio punto di vista alla Direzione Nazionale di giovedì che evidentemente ha già un altro ordine del giorno rispetto alle ragioni della sua convocazione. Servirà una discussione franca e senza equivoci perché è impossibile guidare un partito in queste condizioni e per quanto mi riguarda la collegialità è sempre un valore, non un problema. Ritengo ciò che è accaduto in queste ore grave, nel metodo e nel merito". Martina figura anche scenari poco incoraggianti per la sinistra italiana: "Così un Partito rischia solo l'estinzione e un distacco sempre più marcato con i cittadini e la società; si smarrisce l'impegno per il cambiamento e non si aiuta il Paese. Per questo continuo a pensare che il Pd abbia innanzitutto bisogno di una vera ripartenza su basi nuove". Ancora più duro il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini: "È arrivato nel Pd il tempo di fare chiarezza. Dalle sue dimissioni Renzi si è trasformato in un Signornò, disertando ogni discussione collegiale e smontando quello che il suo partito stava cercando di costruire. Un vero leader rispetta una comunità anche quando non la guida più", ha scritto su Facebook l'esponente dem.