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Quel piccolo diavolo di Silvio "adorava Satana ad Arcore"

Le ultime "rivelazioni" della marocchina Imane Fadil: "Non solo bunga bunga, c'era un gruppo che invocava il demonio"

Luca Rocca
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Ci mancava solo il Berlusconi satanista. Ma adesso il cerchio del Cavaliere incarnazione del male, simbolo del demonio, novello Belzebù, nonché, ovviamente,mafioso, puttaniere, pedofilo, frodatore, corruttore e molto altro, è definitivamente chiuso. La pennellata finale porta la firma di Imane Fadil, modella di origini marocchine che, dopo aver partecipato alle famose cene di Arcore, passate alla storia come «bunga bunga», si è costituita parte civile nei processi «Ruby bis» e «Ruby ter». Intervistata ieri dal Fatto Quotidiano, infatti, Imane non si è limitata a raccontare le solite storie sul sesso, gli spogliarelli, i palpeggiamenti, tutto riferito ai magistrati, ma ad un certo punto, parlando del libro che sta scrivendo e tirando in ballo Berlusconi, ha toccato vette inaspettate: «La cosa non si limita a un uomo potente che aveva delle ragazze - ha affermato - (…), questo signore fa parte di una setta che invoca il demonio (…) fatta di sole donne, decine e decine di femmine complici. In quella saletta dove si faceva il "bunga bunga" c'era uno stanzino con degli abiti, tutti uguali, come delle tuniche. A cosa servivano? (...). Ho visto presenze strane, sinistre. Io sono sensitiva fin da bambina (…) e le dico che in quella casa ci sono presenze inquietanti. Là dentro c'è il Male, io l'ho visto, c'è Lucifero». Con il tocco delirante sul Berlusconi luciferino, magari con gli occhi rossi e i denti aguzzi, la leggenda del Cav personificazione del male, dunque, è completa. Una leggenda, e che leggenda, che prese le mosse, guarda caso, subito dopo l'annuncio della sua discesa in campo... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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