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Niente sfiducia. Riecco "Zingarozzi"

Il sindaco di Amatrice (già accusato di collaborazionismo con il governatore) non firma la mozione di FdI. Ma è in ottima compagnia

Daniele Di Mario
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Il centrodestra e Sergio Pirozzi «salvano» Nicola Zingaretti, evitando al neorieletto governatore del Lazio il primo tentativo di sgambetto. Nessun consigliere regionale, infatti, firma la mozione di sfiducia presentata da Fratelli d' Italia, vanificando così l'iniziativa del partito di Giorgia Meloni. Non firma neppure il sindaco di Amatrice che per primo aveva evocato la sfiducia. Ma solo a parole. Manca anche la fir ma di Stefano Parisi, candidato governatore del centro destra, ieri peraltro assente alla Pisana. La mozione, se discussa in Aula, avrebbe potuto creare più d'un grattacapo a Zingaretti, poiché il centrosinistra non ha la maggioranza: 25 consiglieri (compreso il presidente della Regione) contro i 26 delle opposizioni (15 di centrodestra, 10 M5S più Pirozzi). Ma la mozione di sfiducia, almeno per il momento, non approderà in Consiglio regionale, non avendo raggiunto le 10 firme necessarie (un quinto dei consiglieri) per essere discussa... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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