La febbre del sabato Siria
La vera guerra è nel centrodestra
La crisi siriana - riattivata a livello internazionale dall'attacco (vedremo se solo episodico) missilistico di Usa, Gran Bretagna e Francia contro le postazioni di Bashar Al Assad per rispondere all'uso da parte di quest' ultimo di armi chimiche - è il dossier che ha evidenziato, come nessuno prima, il rimescolamento delle carte tra le forze politiche in campo. Ossia il caos, o presunto tale, su un tema centrale e sensibile come la politica estera. Se una lettura cristallizzata e superata, infatti, vorrebbe ancora il centrodestra schierato in blocco su posizioni occidentaliste e il centrosinistra su una linea sostanzialmente simile ma sotto il «cappello» rassicurante dell' Onu, la realtà ha registrato invece spaccature tra alleati e convergenze tra avversari. Ad esempio? Matteo Salvini e Pietro Grasso sulla stessa linea «pacifista» mentre Silvio Berlusconi e Luigi Di Maio d' accordo sulle ragioni dell' alleanza atlantica esattamente come il Pd. In linea con la scelta del governo Gentiloni di non concedere l'utilizzo della basi Nato in Italia si è attestato proprio uno dei più critici, di solito, nei suoi confronti: Matteo Salvini... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI