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Via alla Commissione speciale. Giorgetti in pole per la presidenza

L'organismo della Camera dovrà valutare dodici provvedimenti del governo, tra cui il Def

Daniele Di Mario
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Dopo la nomina dei 40 commissari e l'elezione del presidente (il leghista Giorgetti è in pole position), dopodomani la commissione speciale sugli atti del governo della Camera potrà finalmente iniziare ad esaminare i dodici provvedimenti varati dal governo sui quali il Parlamento non si è ancora pronunciato. Tra questi manca ancora il Documento di economia e finanza, che entrerà a far parte del "pacchetto" quando il testo sarà inviato da Palazzo Chigi e dopo un passaggio in conferenza dei capigruppo. Entro le 16 di domani i gruppi parlamentari dovranno comunicare alla presidenza della Camera i loro rappresentanti: 14 componenti saranno espressione del Movimento 5 stelle, 8 della Lega, 7 del Partito democratico, 7 di Forza Italia, 2 di Fratelli d'Italia, uno del Gruppo misto e uno di Liberi e uguali. La prima seduta della commissione si terrà giovedì alle 11. All'ordine del giorno ci sarà l'elezione del presidente e dell'ufficio di presidenza. Alla presidenza, salvo sorprese dell'ultimo minuto, sarà eletto Giancarlo Giorgetti della Lega, grazie a un accordo tra centrodestra e Movimento 5 stelle. Una scelta duramente criticata dal presidente dei deputati del Partito democratico, Graziano Delrio. «Per la presidenza della Commissione speciale - ha detto - è chiaro che c'è un accordo spartitorio a cui noi non partecipiamo. Noi nel 2013 lasciammo all'opposizione la presidenza della Commissione, adesso questo criterio non viene rispettato. Siamo allo stesso metodo che ha contraddistinto l'elezione dell'Ufficio di presidenza». Dodici, come detto, le materie che saranno esaminate dalla "speciale": i testi sui lavoratori marittimi, sulla distribuzione assicurativa, sugli armamenti, sui servizi turistici, sull'uso dei dati del Pnr per funzioni di Pubblica sicurezza, sulla sicurezza delle reti e dei sistemi informatici, sulla riduzione degli inquinanti atmosferici, sulle incompatibilità degli amministratori giudiziari, sulla tutela delle aziende sequestrate, sui diritti pensionistici complementari dei lavoratori, sulla organizzazione degli uffici centrali del Ministero dell'interno e sull'impresa sociale. Nell'elenco non sono entrate la riforma della legge elettorale (Fratelli d'Italia aveva presentato una proposta per introdurre un premio di maggioranza al fine di garantire la governabilità) e la riforma dell'ordinamento penitenziario (MoVimento 5 stelle e i partiti della coalizione di centrodestra hanno respinto la proposta del governo). Se ne occuperanno, quando saranno istituite, le commissioni di competenza. Prenderanno invece il via martedì prossimo i lavori della commissione speciale del Senato che si riunirà anche mercoledì e giovedì. Riunioni sono in calendario anche nella settimana dal 23 al 28 aprile.

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