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Presidenze Camere, c'è l'accordo: al Senato Casellati e alla Camera Fico 

I giochi sembrano fatti: intesa raggiunta tra centrodestra e M5s sulla berlusconiana (sarebbe la prima donna a Palazzo Madama) e sul grillino fedelissimo di Di Maio

Silvia Sfregola
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Roberto Fico alla Camera, Elisabetta Casellati al Senato. Il giorno della quarta votazione sulle presidenze del Parlamento spuntano due protagonisti nuovi. Poco prima di riaprire le urne è Luigi di Maio a ufficializzare definitivamente il nome più discusso per lo scranno più alto di Montecitorio, Roberto Fico. "Abbiamo proposto Riccardo Fraccaro. Loro hanno posto un veto su Fraccaro e lui ha deciso di fare un passo indietro per il bene del Movimento. Con lui abbiamo tutti un debito" spiega Di Maio che all'assemblea dei gruppi parlamentari annuncia: "Ho sentito Salvini e ha detto che la Camera andrà al M5S".  Al Senato il nome è quello della forzista Elisabetta Casellati che se fosse eletta sarebbe la prima donna presidente del Senato nella storia della Repubblica italiana. Dopo il vertice a Palazzo Grazioli tra Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini il centrodestra ricuce e si ricomincia uniti. "La decisione di votare Casellati e Fico per la presidenza delle Camere rispecchia il voto popolare che è un voto di cambiamento. Aspettiamo a festeggiare" dichiara il capogruppo M5s al Senato, Danilo Toninelli che aggiunge: "Il Parlamento si trasforma "da luogo della casta a luogo principe della democrazia, da cui far partire i tagli ai privilegi e agli sprechi". "Non è un patto di governo" ci tengono a sottolineare i leader del centrodestra confermando che "le intese intercorse in questa fase non sono prodromiche alla formazione del governo e che non avranno nessuna influenza sul percorso istituzionale successivo per il quale l'indicazione spetterà al presidente della Repubblica. Confermano che in ogni caso vi è l'impegno di tutte le forze politiche del centrodestra a non ricercare accordi individuali per la formazione del governo". Intanto col quadro ricomposto sulla spartizione delle presidenze ripartono le votazioni.

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