Camere, M5S nel caos. Rinviata l'assemblea dei parlamentari
Scontro sulla presidenza del Senato a Romani
Malumore in casa 5 Stelle. La prima assemblea congiunta del MoVimento, convocata per oggi alle 13 alla Camera dei deputati, è stata rinviata. Nelle prossime ore sarà fissata una nuova convocazione. L'assemblea congiunta di deputati e senatori grillini sarà riconvocata stasera o domani mattina, prima dell'inizio delle votazioni per i presidenti delle Camere. Il rinvio, si apprende, è legato alla "delicatezza" delle trattative sui nomi dei presidenti delle Assemblee. Il Pd oggi si è detto disponibile al confronto a patto che si riparta da zero. I 5 stelle, stando a quanto filtra, temono invece "giochini" e "trappole" che possano tagliarli fuori dalla partita delle presidenze, Montecitorio in testa. Molti 5 stelle non nascondo lo scetticismo, sostenendo di non fidarsi degli altri partiti. Se M5s dovesse esser "fatto fuori" dalla partita - trapela dai vertici M5s - allora "sarà guerra". In molti, nel MoVimento, ritengono inconcepibile una trattativa per il governo in cui avvenga un dialogo con Forza Italia. L'eventualità di Di Maio seduto allo stesso tavolo con Berlusconi viene giudicata, dall'ala più oltranzista, come irricevibile. Tra l'altro, a creare ancora frizioni tra le due forze politiche, è il nome indicato dal Cav per la presidenza del Senato, ovvero Paolo Romani. I vertici del M5S hanno ribadito più volte la loro contrarietà. Non appoggeranno nessuno, infatti, che sia stato condannato in primo grado. Romani, infatti, è stato condannato per peculato. Anche si tratta di una storia di lieve entità, dal momento che riguarda il telefono di servizio usato dalla figlia di Romani quando quest'ultimo era assessore comunale.