Carceri, ok del governo alla riforma. Salvini: "Vergogna, è il salva ladri"
La Lega contro la riduzione della recidiva
Più misure alternative, carceri meno affollate e riduzione del tasso di recidiva. Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro della giustizia Andrea Orlando, ha approvato, in secondo esame preliminare, un decreto legislativo che, in attuazione della legge sulla riforma della giustizia penale (legge 23 giugno 2017, n. 103), introduce disposizioni volte a riformare l'ordinamento penitenziario Il CdM spiega che il provvedimento ha l'obiettivo di rendere più attuale l'ordinamento penitenziario previsto dalla riforma del 1975, per adeguarlo ai successivi orientamenti della giurisprudenza di Corte Costituzionale, Corte di Cassazione e Corti europee, e mira, in particolare, a ridurre il ricorso al carcere in favore di soluzioni che, senza indebolire la sicurezza della collettività, riportino al centro del sistema la finalità rieducativa della pena indicata dall'art. 27 della Costituzione; razionalizzare le attività degli uffici preposti alla gestione del settore penitenziario, restituendo efficienza al sistema, riducendo i tempi procedimentali e risparmiando sui costi. Al centro del provvedimento, inoltre, diminuire il sovraffollamento, sia assegnando formalmente la priorità del sistema penitenziario italiano alle misure alternative al carcere, sia potenziando il trattamento del detenuto e il suo reinserimento sociale in modo da arginare il fenomeno della recidiva; valorizzare il ruolo della Polizia Penitenziaria, ampliando lo spettro delle sue competenze. Il fatto che il governo, ancora in carica per gli affari correnti, abbia dato il via libera a questa riforma ha fatto insorgere la Lega. "Un governo provvisorio, formato da esponenti di partiti usciti bocciati e travolti dal voto degli italiani, vara un pacchetto di misure alternative al regime detentivo, aprendo le celle ai delinquenti con l'ennesimo "svuota carceri" camuffato con i soliti tecnicismi. Non esiste e appena saremo al Governo, queste assurde norme che premiano sempre chi delinque a discapito della certezza della pena e della sicurezza di ognuno di noi, verranno cancellate", afferma il senatore del Carroccio Roberto Calderoli. La stessa linea del segretario Matteo Salvini: "Vergogna, un governo bocciato dagli italiani approva l'ennesimo "salva-ladri". Appena al governo cancelleremo questa follia nel nome della certezza della pena: chi sbaglia paga.