il ballo dei debuttanti
Asilo politico, Parlamento italiano mai così giovane e inesperto
Arriva la carica dei nuovi. Sì, perché dopo il decennio in cui le pulsioni al ricambio della classe parlamentare sono divenute punto qualificante di molte forze politiche (dal «vaffa» di Grillo alla rottamazione di Renzi), ora l’avvicendamento, sia generazionale che sul lato dell’esperienza politica, è realtà. RECORD DI RICAMBIO E lo spiega il dossier realizzato da Openpolis, in collaborazione con l’Agi, «Tre poli contrapposti 2018», che incrocia numeri sui nuovi eletti all’indomani delle elezioni politiche del 4 marzo. A saltare all’occhio è, appunto, il «tasso di ricambio parlamentare», vale a dire la quota di neo eletti che non sedevano sugli scranni parlamentari la scorsa legislatura: siamo al 65,1% alla Camera e al 64,26% al Senato. Ciò significa che «la stragrande maggioranza dei deputati e senatori sono cambiati rispetto alle politiche del 2013». ANTISISTEMA I PIÙ GIOVANI Il dossier sottolinea che dalla seconda legislatura (che durò nel quinquennio 1953-1958) è il valore più alto mai registrato. Ma quali sono i partiti che al loro interno hanno conosciuto il più alto tasso di rinnovamento? Le forze antitetiche rispetto alle élite. Sul podio troviamo innanzitutto due partiti di centrodestra: Lega e Fratelli d’Italia... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI