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Nel Pd è già resa dei conti. Renzi: chi vuole governare col M5S lo dica. Emiliano: non ha più diritto di parlare

Davide Di Santo
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"Le elezioni sono finite, il PD ha perso, occorre voltare pagina. Per questo lascio la guida del partito. Non capisco le polemiche interne di queste ore. Ancora litigare? Ancora attaccare me?". La difesa di Matteo Renzi dal fuoco (ex) amico è il contrattacco. Le dimissioni posticipate a dopo la formazione del governo non vanno giù a una larga fetta di esponenti dem. "Nei prossimi anni il PD dovrà stare all'opposizione degli estremisti. Cinque Stelle e Destre ci hanno insultato per anni e rappresentano l'opposto dei nostri valori. Sono anti europeisti, anti politici, hanno usato un linguaggio di odio - scrive sul suo profilo Facebook Renzi - Ci hanno detto che siamo corrotti, mafiosi, collusi e che abbiamo le mani sporche di sangue per l'immigrazione: non credo che abbiano cambiato idea all'improvviso. Facciano loro il Governo se ci riescono, noi stiamo fuori. Per me il PD deve stare dove l'hanno messo i cittadini: all'opposizione. Se qualcuno del nostro partito la pensa diversamente, lo dica in direzione lunedì prossimo o nei gruppi parlamentari". Poi interviene sulla "settimana bianca" evocata in mattinata. "Quanto a me. Leggo di tutto, ancora una volta. Qualcuno dice che le dimissioni sarebbero una finta, qualcuno che starei per andare in settimana bianca. Le dimissioni sono vere, la notizia falsa. Mi stupisce che certe cose diventino l'apertura dei siti, emozionino le redazioni, intrighino i giornali. Parlare di me - ancora - è inspiegabile. Sono altri, adesso, a guidare il Paese: occupatevi di loro, amici dell'informazione. Io ho già detto cosa farò: il parlamentare semplice, cercando di rappresentare al meglio quei cittadini che mi hanno onorato della loro fiducia e tenendomi in contatto con le tante esperienze belle che vivono nella nostra società". Su quest'ultima parte, è d'accordo anche Michele Emiliano. "È inutile parlare ancora di lui. Renzi in questo momento è dimissionario quindi non ha più titolo per parlare di politica. Deve fare, come ha detto, il senatore del suo territorio". Emiliano è tra i sostenitori di in governo Cinquestelle sostenuto dal Pd, eventualità che Renzi intende scongiurare "congelando" le dimissioni. 

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