In Campania
Lotito non ce la fa. Per una manciata di voti sfuma l'elezione al Senato
Il presidente della Lazio Claudio Lotito non è stato eletto al Senato. Lotito, candidato al Senato per Forza Italia nel collegio plurinominale Campania 1 (corrispondente alle province di Avellino, Benevento e Caserta), è stato beffato da una manciata di voti e dal complicato meccanismo delle pluricandidature previsto dal Rosatellum. La pluricandidatura in questione è quella di Sandra Lonardo, ex presidente del Consiglio regionale della Campania e moglie di Clemente Mastella, ex ministro della Giustizia e attuale sindaco di Benevento. Lonardo è stata candidata al Senato nei listini di Forza Italia per i collegi plurinominali Campania 1 (Avellino-Benevento-Caserta) e Campania 3 (provincia di Salerno), risultando eletta in entrambi i collegi. In questi casi il Rosatellum prevede che il candidato eletto in più collegi uninominali sia proclamato eletto nel collegio nel quale la lista cui appartiene abbia ottenuto la minore percentuale di voti: è il caso del collegio Campania 1, dove Forza Italia ha ottenuto il 19,2% e nel quale Lonardo è capolista mentre Lotito è in seconda posizione. L'unico seggio ottenuto da Forza Italia nel collegio Campania 1 va quindi a Sandra Lonardo. Nel collegio Campania 3, dove Forza Italia ha ottenuto il 21,4% dei voti validi, il partito ottiene 2 seggi: qui gli eletti sono il capolista, Luigi Cesaro, e il terzo in lista, Vincenzo Carbone, che beneficia della presenza in seconda posizione proprio di Sandra Lonardo. "Ho detto al mio amico Lotito di fare ricorso - spiega Clemente Mastella, marito di Alessandra Lonardo e sindaco di Benevento - perché ci sono almeno sette schede che sono state annullate in quanto la croce non era stata centrata sul simbolo o sul nome. Abbiamo avuto presidenti di seggio fin troppo fiscali". Per Mastella, il patron della Lazio potrebbe tornare in gioco chiedendo il riconteggio delle schede elettorali.