Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Di Maio manda i ministri al Colle via mail. Economisti, giuristi, dirigenti: i nomi in lista

Il candidato premier M5S ha già riunito il "governo ombra". Gentiloni e Pd all'attacco: "Surreale"

Davide Di Santo
  • a
  • a
  • a

Primo incontro conoscitivo a Roma tra Luigi Di Maio e i componenti della sua potenziale squadra di governo. Il candidato premier 5 Stelle, a quanto si apprende da fonti M5S, ha riunito questa mattina i suoi candidati ministri, che saranno presentati alla stampa giovedì 1 marzo al Salone delle Fontane all'Eur. Intanto il Quirinale preferisce non esprimersi sull'arrivo della lista dei nomi della ipotetica squadra di governo del Movimento, anche per non interferire nella campagna elettorale in corso.  Lista dei ministri M5S che per il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, è "surreale". Parlando alla manifestazione elettorale del il candidato del Pd alla Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il premier ha detto che "è la prima volta  che un governo ombra si presenta prima delle elezioni. Normalmente perdi le elezioni, vai all'opposizione e lo presenti. Qui invece lo presentano in anticipo...". E così, a due giorni dalla presentazione ufficiale della squadra di governo M5s, Luigi Di Maio invia una mail al Colle con la lista dei ministri di un eventuale governo a guida 5 stelle. Procedura irrituale, in realtà, che secondo il candidato premier è un gesto di "cortesia istituzionale". Intanto, tra l'annuncio di un possibile ministro M5s - Lorenzo Fioramonti al Mise - e una smentita - Guido Bagatta non sarà allo Sport - secondo quanto si apprende, dentro il Movimento non mancano i malumori per la "scarsa condivisione". Secondo quanto viene riferito, nessuno tra i parlamentari attuali conosce i nomi della squadra di governo e si basano solo sui rumors che parlano di molti esterni ad eccezione dei due deputati uscenti, i fidatissimi Alfonso Bonafede e Riccardo Fraccaro. Che ci sia stata poca condivisione nell'individuazione dei nomi degli esterni, spiega un parlamentare 5 stelle, "è un dato di fatto" e anche se, viene sottolineato, "nella chat dei parlamentari nessuno si è lamentato, quando c'è poca condivisione ai 5 stelle piace poco". Insomma, è un metodo di un Movimento che ha cambiato pelle e che, partito con le assemblee di inizio legislatura per decidere ogni cosa, non viene considerato "il massimo". Oggi intanto è saltato anche il nome di Guido Bagatta come possibile ministro dello Sport. Il giornalista e conduttore tv, contattato telefonicamente, si è limitato a dire che "per adesso la soluzione è questa" e rimanda a un comunicato dove spiega: "Non nascondo che ci sia stato un piacevole confronto con Luigi Di Maio, che ringrazio per la stima e la fiducia dimostrata nei miei confronti. Insieme abbiamo però deciso che per una serie di problematiche legate alla mia attività di giornalista ed imprenditore non ci sono, al momento, le condizioni, specialmente temporali, per ipotizzare un impegno istituzionale così importante". Di Maio, che oggi ha concluso il suo tour per l'Italia, ha annunciato il nome di Lorenzo Fioramonti nel ruolo di ministro dello Sviluppo economico: classe 1977, professore di Economia politica all'Università sudafricana di Pretoria, è candidato nel collegio uninominale a Roma. "Accetto con orgoglio la candidatura a ministro dello Sviluppo Economico" ha scritto l'economista su Facebook. Il primo nome fatto da Di Maio era stato quello del generale dei Carabinieri Sergio Costa, individuato per il dicastero dell'Ambiente. La presentazione ufficiale sarà giovedì alle 15 al salone delle Fontane all'Eur di Roma: evento simile a quello che si è tenuto al tempio di Adriano per presentare i candidati nei collegi uninominali. Sarà presente tutta la squadra, ministri con e senza portafoglio (forse qualcuno sarà assente per impegni) e Di Maio li presenterà uno ad uno con tanto di curriculum e motivazione del suo impegno. Intanto quattro aspiranti ministri del Movimento 5 Stelle verranno presentati stasera durante la trasmissione DiMartedì su la7. Sono Pasquale Tridico, economista, che potrebbe essere ministro del Lavoro e della previdenza sociale. Lo stesso Fioramonti, Alessandra Pesce, dirigente del ministero dell'agricoltura, candidata proprio all'Agricoltura, e Giuseppe Conte, professore di diritto privato, per il ministero Pa (rinominato) deburocratizzazione e meritocrazia. I quattro compariranno assieme a Luigi Di Maio, ospiti di Giovanni Floris. Venerdì poi ci sarà il gran finale della campagna elettorale: Beppe Grillo arriverà a Roma venerdì stesso e il pomeriggio sarà sul palco a piazza del Popolo al fianco di Di Maio, Alessandro Di Battista, la sindaca di Roma Virginia Raggi, la candidata alla Regione Lazio Roberta Lombardi e tanti esponenti 5 stelle candidati. Poi, appuntamento per la notte elettorale all'hotel Parco dei principi nella Capitale anche se, secondo quanto si apprende, Grillo avrà già lasciato la città per tornare a Genova e votare. Al comitato elettorale della notte tra il 4 e il 5 marzo, ci sarà una sala stampa per ricevere presumibilmente centinaia di giornalisti, anche stranieri; per la corsa al Campidoglio di Virginia Raggi nel giugno del 2016 erano stati circa 200 tra cronisti fotografi e operatori accreditati. L'attesa sarà ingannata seguendo lo spoglio e, così viene riferito, i commenti arriveranno solo ai primi dati reali. 

Dai blog