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Parisi: "Vi spiego come sconfiggerò Zingaretti nel Lazio"

Il candidato del centrodestra: "Berlusconi è con me. I numeri non mentono: le nostre liste sono avanti. Pirozzi? In calo"

Alberto Di Majo
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La sua campagna è partita in ritardo, per via dello stallo - chiamiamolo così per decenza - delle trattative nei partiti. Ma ora, a due settimane dal voto, il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Lazio e leader di Energie per l'Italia, Stefano Parisi, sale gli scalini a due a due. Gira come un pazzo da Rieti a Frosinone, da Latina a Viterbo, facendo avanti e indietro per i quartieri della Capitale. Va nei mercati, incontra le categorie, stringe mani, fa improvvisate nei bar per parlare con le persone, tasta il polso e il cuore dei cittadini delusi. E, ovviamente, mette tutto sui social. A quanto pare, i sondaggi gli stanno dando ragione. Non è più il «milanese» (in realtà è «romano de Roma») che tanti pensavano. La rimonta, assai complicata ma non impossibile, è certificata dalle intenzioni di voto registrate dagli istituti di ricerca. Parisi sceglie Il Tempo per lanciare l'ultimo appello, quello decisivo, agli elettori ma anche agli alleati e soprattutto a Silvio Berlusconi. Un appello a serrare i ranghi e correre insieme nel Lazio dove la partita non è chiusa. Lo incontriamo di buon mattino in redazione. È carico come una molla. E non smette di sprizzare ottimismo anche quando - come prima domanda - gli sbattiamo in faccia la realtà. Allora Parisi, allo stato attuale Zingaretti è sempre davanti a lei (anche se il vantaggio che gli assegnano alcuni non sembra realistico), i Cinque Stelle non mollano, poi c'è l'incognita Pirozzi. La partita sembra quasi impossibile da vincere... «Il 4 marzo vinceremo, c'è un grandissimo entusiasmo. Se guardiamo ai sondaggi, in pochi giorni, la differenza si è ridotta in modo drastico. Questo è l'effetto che un vero avversario sortisce su Zingaretti. Da quando sono entrato in campo lui è crollato... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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