Nuovo sgarbo a Renzi, Prodi lancia Gentiloni: "Con lui serietà"
L'ex premier alla presentazione di Insieme
Senza coalizioni non si governa l'Italia. È il messaggio di Romano Prodi che da Bologna lancia la voltata a "Insieme", la lista coalizzata con il Pd dove sono confluiti verdi, socialisti e Area civica del prodiano Giulio Santagata. "Mi sentivo in dovere di sostenere la coalizione di centrosinistra e in particolare gli amici di Insieme perché portano avanti gli stessi valori che sono stati alla base dell'Ulivo e che io profondamente condivido, cioè minore disuguaglianza e una forte presenza in Europa", spiega il fondatore del Pd, da tempo non più iscritto. "La forza dei partiti tradizionali deve ampliarsi, per questo c'è la necessità delle coalizioni che non sono frutto della cattiveria, ma della complessità. Abbiamo bisogno di coalizioni. E non solo noi, come dimostra il caso tedesco", scandisce Prodi parlando all'iniziativa elettorale organizzata da Insieme a Bologna, alla quale è stato invitato il premier Paolo Gentiloni. "Paolo sta davvero rappresentando questo obiettivo, la serietà al governo, lo voglio ringraziare per il lavoro che sta facendo", spiega Romano Prodi che ha voluto ringraziare Paolo Gentiloni per il lavoro svolto, riferendosi a un vecchio manifesto della campagna del 2006. "E' per questo - ha aggiunto che Paolo è qui". Un lavoro, ha sottolineato Prodi, che Gentiloni sta svolgendo "in un momento difficile, in cui abbiamo bisogno di mostrare un Paese sereno, con idee chiare, che riconosce i propri limiti e i propri meriti in Europa, e ricostruisce il suo ruolo in Europa". Un'Italia, ha concluso Prodi "che vogliamo sana e vigorosa". Poco prima, il prodiano Giulio Santagata, in lista a Bologna con Insieme, aveva punzecchiato il Pd: "Non tutto il partito, mi duole dirlo, ha colto che il centrosinistra è più grande del Pd. Il Paese ha bisogno di pluralismo e di alleanze ampie". Dal canto suo Prodi ribadisce che la prima cosa che dovrà fare il prossimo governo sarà "cambiare la legge elettorale". Subito. "Quando si hanno indirizzi fondamentali comuni, il resto lo si decide insieme. Per questo e' importante che la coalizione abbia un ruolo nelle prossime elezioni", aggiunge. "Tra noi ci sono diversità, ma non le divaricazioni che vediamo a destra né la vaghezza che c'è nei 5 stelle. A destra ci sono europeisti e anti-europeisti, impossibile che convivano nello stesso governo", conclude il professore.