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Il programma animalista di Berlusconi: garante e cure veterinarie gratis

Poi attacca il Movimento 5 Stelle: "Setta guidata da un vecchio comico"

Davide Di Santo
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Stop agli allevamenti di animali per farne pellicce, via gli animali dal redditometro, creazione della figura del garante dei diritti per gli animali, gratuità delle cure veterinarie per i meno abbienti, restrizioni per gli allevamenti intensivi, nuove regole per i circhi. Silvio Berlusconi si rivolge al cuore e al portafoglio di chi vive sotto lo stesso tetto con un cane o un gatto e illustra le misure che intende attuare se il centrodestra vincerà le elezioni. L'occasione è l'incontro con il Movimento animalista di Michela Vittoria Brambilla. "Il nostro Governo avrà nella sua agenda, fra le priorità, il codice dei diritti degli animali, così da caratterizzare fin dal principio l'attività del nostro esecutivo nel senso della difesa degli animali - ha promesso il Cav - Inoltre, istituiremo un autorevole Garante dei diritti degli animali". All'auditorium del Museo della Scienza e della Tecnica Leonardo da Vinci Berlusconi ha elencato le misure in difesa degli animali domestici e dei loro padroni: "Inseriremo tutti i punti, nessuno escluso, tra le cose che dovremo fare: regoleremo l'affido degli animali in caso di separazione dei coniugi o in caso di morte dei proprietari, e regoleremo la disciplina dei lasciti - ha assicurato -. Un fenomeno che ci preoccupa è il randagismo, nonché la situazione di canili e gattili in certi casi veramente in condizioni inaccettabili. Spingeremo le famiglie ad adottare cani o gatti, mentre nei circhi gli animali vivono inscatolati, bisognerà assolutamente intervenire. Vieteremo l'allevamento per ricavare pellicce e via gli animali dal redditometro, non sono un lusso". Il Cavaliere è anche tornato ad attaccare il Movimento 5 Stelle che "non è assolutamente un movimento democratico, ma una setta che dipende da un vecchio comico e dal figlio del socio ormai defunto di questo vecchio comico, mantenuti dalla politica, che ricordano le vignette di Guareschi, con 'contrordine compagni'". "Li ho potuti osservare e non hanno dei valori, non hanno dei principi, sono pronti a cambiare posizioni a seconda dei momenti, dei diktat di un vecchio comico e del figlio del socio ormai defunto di questo vecchio comico. Ho potuto vedere quello che è il loro pauperismo e l'invidia profonda verso chi con lavoro e sacrificio si è dato una posizione di benessere", aggiunge Berlusconi nel suo intervento a Milano.  Con una "sentenza assurda e criminale mi hanno reso incandidabile", ha detto ancora  il leader di Forza Italia. Nel suo intervento a Milano ripercorre la sua vicenda giudiziaria quando "in otto mesi, con un record storico," si è passati dal verdetto di primo grado alla Cassazione, dove quello che si trovò di fronte "non era un collegio di magistrati, ma un plotone di esecuzione".

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