CAOS CENTRODESTRA
A Pirozzi non basta la Regione Lazio. Una lista anche per il Senato
Per la circoscrizione Lazio del Senato è stato depositato al Viminale il simbolo "Sergio Pirozzi Presidente". Nel contrassegno è ben visibile l’orma di uno scarpone. Una mossa che crea ulteriore scompiglio nel centrodestra, alla prese con la lite su chi candidare a governatore nel Lazio. Il caos tra gli alleati per la Regione rischia così di ripercuotersi anche a livello nazionale. D'altronde, solo due giorni fa era stato lo stesso Francesco Storace, sostenitore del sindaco di Amatrice alla presidenza della Regione, a mettere in guardia i partiti di centrodestra: "Leggo che il centrodestra è alla ricerca della maggioranza assoluta dei seggi per poter governare l’Italia. Mi chiedo perché se ne vogliamo buttare una ventina alla Camera e una decina al Senato per il capriccio di perdere alle regionali del Lazio pur di non candidare Pirozzi". Il ragionamento è semplice: se non appoggiate il sindaco alle Regionali, rischiate di perdere anche le Politiche. E a chi lo accusa di tenere il piede in due "Scarponi", sempre Storace risponde: "La differenza: Sergio Pirozzi non vuole paracadute parlamentare e intende combattere esclusivamente per il territorio. I candidati a intermittenza del cosiddetto centrodestra si vogliono candidare alla regione con la certezza di avere garantito anche un seggio alla Camera o al Senato. Sì, la differenza c’è. È vero che spesso è accaduto, in tutte le latitudini della politica. Ma non è più quel tempo. E si rischia di scivolare pesantemente, altro che sondaggi...». Intanto, il sindaco di Amatrice fa sapere, attraverso la sua pagina Facebook, di aver ricevuto un messaggio intimidatorio dai toni molto forti: "Ti facciamo fare la fine della tua Amatrice, ma dove c... credi di andare? Non vai da nessuna parte. Da solo non ce la farai, ti distruggeremo, montato del c....». Questo, secondo quanto riferisce il primo cittadino del borgo distrutto dal terremoto del 2016, il testo dell’intimidazione, che lo stesso Pirozzi commenta così: "Ma perché c’è bisogno di questo? Mi rivolgo a tutte le forze politiche, soprattutto agli elettori e a tutti i cittadini: perché questo rancore? A cosa serve? La vita ha già abbastanza difficoltà e sofferenze. Dico una cosa a tutti quelli a cui piace questo tipo di linguaggio: non voglio i vostri voti. Noi siamo diversi. L’odio chiama odio. Il nostro futuro ha bisogno di amore. Buon sabato a tutti".