VERSO LE ELEZIONI
Regionali nel Lazio, è caos sondaggi. Centrodestra in tilt
L’oracolo dei sondaggi? Ciò che avrebbe dovuto riunire, a meno di sorprese dell’ultima ora, rischia invece di assicurare solo lo stallo nel centrodestra in vista delle prossime Regionali previste tra un mese e mezzo. La famosa rilevazione attesa da Silvio Berlusconi, voluta per decidere come risolvere il nodo della candidatura unitaria (come è avvenuto in Sicilia con Nello Musumeci), non ha benedetto ciò che in tanti pensavano ieri: la sostanziale convergenza su Sergio Pirozzi, l’unica proposta ufficiale nel campo del centrodestra, almeno fino a questo momento. Sul tavolo, a quanto trapelato da ambienti vicini a Forza Italia, sono giunte le stime sulle tre ipotesi principali rilevate: il senatore azzurro Maurizio Gasparri, il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Fabio Rampelli e, appunto, il civico Pirozzi, sindaco di Amatrice. Ciò che è emerso dal sondaggio è il ritorno del nome tirato fuori dal cilindro nelle ultime settimane: il vicepresidente del Senato ed esponente di Forza Italia che si attesterebbe al 24% contro il governatore uscente Nicola Zingaretti quotato al 35%. Un dato – questo è il ragionamento fatto ad Arcore – da cui poter partire per riconquistare la Pisana, considerato che il presidente della Regione difficilmente potrà andare oltre le stime già rilevate e con un centrodestra che ancora deve dare inizio alla campagna elettorale. Perché si dice questo? Perché nella seconda parte del sondaggio, quella sui candidati a «guida» della coalizione, Zingaretti sarebbe avanti di cinque punti contro Gasparri, mentre con Pirozzi candidato unitario il distacco con il centrosinistra crescerebbe e con Fabio Rampelli il margine crescerebbe ancora di più. Proprio in quest’ottica, allora, l’ipotesi Gasparri ritornerebbe a essere quella più spendibile: questa volta per tentare la «remuntada». Secondo lo schema, dunque, una eventuale candidatura del senatore ex An, il consenso radicato di Fratelli d’Italia, l’apporto della quarta gamba più il non indifferente 7% attribuito a Pirozzi dalle ultime rilevazioni potrebbe significare una partita più che aperta con Zingaretti. Questo a quanto registrato dall’indagine commissionata personalmente dal Cavaliere. Ma tra le segreterie dei partiti in queste ore sta circolando anche un’altra rilevazione che cambia radicalmente lo scenario interno alla coalizione. Secondo Tecnè, infatti, Sergio Pirozzi – nella veste di candidato unitario del centrodestra - sarebbe un punto avanti a Maurizio Gasparri: per lo stesso ragionamento toccherebbe a lui, allora, sfidare Zingaretti stimato qui tra il 36 e il 40%. Secondo un sondaggio di Euromedia Research per Porta a Porta, invece, Nicola Zingaretti oscillerebbe tra il 41,8 e il 46,2%, Gasparri tra il 24,1% e il 27,9% e Pirozzi tra il 6,8 e il 9,2%. Indietro Roberta Lombardi del M5S: oscilla tra il 17,7 e il 21%. In Lombardia invece il candidato governatore del centrodestra Attilio Fontana è saldamente in testa col 45%. Gorgio Gori del Pd è al 36,5%, mentre Dario Violi del M5S al 15. A livello nazionale, invece, il centrodestra si attesta al 39% (dato massimo 41%) così suddiviso: FI 18%, Lega 13,5%, FdI 4,4% (con dato massimo 5,3%), Noi con l’Italia 2,4%