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Berlusconi: 25% a Forza Italia e 45% per coalizione. Ma resta il nodo Lazio

Davide Di Santo
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"Il 25% dei voti per Forza Italia e il 45% per l'intero centrodestra". Questo il traguardo che si pone Silvio Berlusconi per le prossime elezioni. Lo ha illustrato lui stesso nel corso della sua intervista a 'Matrix' in onda questa sera su Canale5. Grazie a questi numeri, ha assicurato il Cavaliere, non servirà parlare di coalizione con il Partito democratico. "Io non sono candidabile", ha poi ricordato il fondatore di Forza Italia. "Potrò - da fuori - suggerire, dare indicazioni e vigilare che il centrodestra realizzi il programma che abbiamo approvato tutti assieme", ha detto, aggiungendo: "Regista è una parola grossa, farò il suggeritore". Berlusconi ha spiegato di essere, nuovamente, sceso in campo per frenare il Movimento 5 Stelle, ricordando le parole di oggi del commissario europeo Pierre Moscovici, che "è molto preoccupato perché internazionalmente si guarda con estrema preoccupazione ad una vittoria dei Cinquestelle, che è un partito ribellista", cui si contrappongono "le forze del centrodestra che si trovano nella grande famiglia del Partito popolare europeo (Ppe)". Berlusconi ha aggiunto che "la sinistra si è tolta di mezzo, ormai è una sfida a due", tra M5S e centrodestra.  A Berlusconi è stato mostrato un post Facebook di Matteo Renzi, in cui si definisce il capo di Forza Italia "un pericolo non per la democrazia, ma per l'economia italiana". Lui ha ribattuto così: "A certe stupidaggini non vale la pena di rispondere". E poi, su Matteo Renzi: "All'inizio ho sperato che potesse essere un apporto di novità dentro una classe politica stantia che aveva molti decennni di vita, poi sono rimasto deluso, come moltissimi italiani". Renzi "aveva il 56% di fiducia e di apprezzamento ma poi, purtroppo per lui e anche per noi, il suo gradimento è al 22%". "Perché anche per noi?", gli ha chiesto il conduttore Nicola Porro. "Perché quella speranza è rimasta delusa", ha detto l'ex premier. Il Cav ha fatto una battuta sulla sua casa sarda, che non vuol vendere anche perché c'è un giardino con "520 erbe medicinali", e quando "gli anziani della Sardegna" sono venuti in visita "non hanno lasciato un filo di viagra: se la sono portati a casa". Poi una considerazione sul ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan: "Mi sembra una persona per bene che sbaglia su alcune cose".  Per il resto, il capo di Forza Italia non si è espresso sui candidati alle Regionali, né in Lombardia (dove il leghista Attilio Fondata è finito nella bufera per le sue parole sulla "razza bianca") né nel Lazio. In questo ultimo caso, Berlusconi ha parlato uscendo dagli studi Mediaset: "Ne discuteremo nei prossimi giorni, non c'è ancora nulla di deciso".  Per il Lazio i nomi che girano sono Maurizio Gasparri, Fabio Rampelli e Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice. Bisognerà probabilmente aspettare il weekend, quando ci sarà un incontro tra lo stesso Berlusconi e il leader della Lega Matteo Salvini.

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