M5S, scoppia il caso Rousseau: "Illeciti sulla privacy"
I rilievi del Garante
Prorogato di cinque ore il termine per la presentazione delle autocandidature alle parlamentarie M5s per le quali il blog di Beppe Grillo aveva fissato il "termine perentorio delle ore 12 di mercoledì 3 gennaio". "Le autocandidature per le parlamentarie - si legge nell'ultimo aggiornamento del sito - sono un successo. Tantissime persone stanno partecipando a questa prova di democrazia del MoVimento 5 Stelle, unica forza politica che si apre alle persone di buona volontà e le fa votare dai suoi iscritti e non dai capi di partito. In quest'ultima ora c'è stato un picco di accessi che ha causato rallentamenti al sito. Per questo motivo il termine delle 12 per presentare la propria autocandidatura è prorogato fino alle 17 di oggi per poter garantire la più ampia partecipazione. Grazie a tutti coloro che stanno partecipando. Libertà è partecipazione!". E mentre le polemiche, soprattutto da parte del Pd, si concentrano sulle regole del nuovo Statuto pentastellato e sui rapporti con la Casaleggio Associati, il Movimento deve affrontare la 'tegola' piombata dal Garante della privacy sulla mancata sicurezza dei dati inviati alla piattaforma Rousseau. La "Nuova Associazione" dei Cinquestelle, nata in vista delle Politiche 2018, non basta a tenere il Movimento fuori dalle maglie del Garante per la privacy. In un provvedimento datato 21 dicembre, l'autorità guidata da Antonello Soro evidenzia degli illeciti nel trattamento dei dati personali in "tutti i siti riconducibili al Movimento 5 Stelle", dati che vengono comunicati a Wind Tre e Itnet senza che sia chiaramente indicato. Stiamo parlando quindi delle pagine online del M5S, del blog di Beppe Grillo e del sito Rousseau. Il Garante si riserva quindi di verificare la sussistenza di presupposti per eventuali sanzioni amministrative. Il rilievo viene fatto in seguito a un'istruttoria avviata dopo le denunce di violazioni nel sistema di sicurezza a opera di alcuni hacker. Ma il Garante indica anche un'altra falla che riguarda direttamente il sistema di democrazia diretta del M5S, fiore all'occhiello del sistema operativo Rousseau sponsorizzato da Davide Casaleggio. "Ferma restando la libertà di ogni associazione privata - quale appunto un movimento o partito politico - di strutturarsi con proprie regole", l'autorità esprime "perplessità" sulle misure di sicurezza connesse al controllo delle operazioni di voto elettronico. Visto il rischio di "possibili violazioni della riservatezza" sarebbe "necessario" che il "sistema di e-voting venisse riconfigurato in modo da minimizzare i rischi per i diritti e per le libertà" dei cittadini. In particolare, si punta il dito contro la scelta di associare a ogni voto espresso il numero telefonico dell'iscritto. I dati vengono "archiviati, storicizzati e restano imputabili a uno specifico elettore anche successivamente alla chiusura delle operazioni di voto, consentendo elaborazioni a ritroso con - in astratto - la possibilità di profilare costantemente gli iscritti sulla base di ogni scelta o preferenza espressa tramite il 'sistema operativo'", si legge nel provvedimento. Non solo, al titolare del blog di Beppe Grillo il Garante prescrive, "quale misura necessaria?, l'adozione di una specifica modalità di acquisizione del consenso al trattamento dei dati "per finalità di promozione commerciale e pubblicitaria", azioni che vengono messe in atto sia sul sito www.beppegrillo.it sia sul Blog delle Stelle.