Le profezie del Divino Otelma per il 2018: "Renzi, hai perso"
E Berlusconi, Salvini e Meloni "festeggeranno più volte"
Divino Otelma, c'è molta incertezza in vista delle elezioni politiche. Chi vincerà il 4 marzo? «In quel giorno meraviglioso il popolo italiano mollerà un possente ed ulteriore ceffone al duce puf fo, già solennemente trombato come da Noi previsto - al referendum del 4 dicembre: quando i NO lo seppellirono con implacabile ed irredimibile possanza. Il 5 marzo, esultanti e gaudiosi, gli italiani potranno costatare che vi saranno tanti vincitori e un solo certo sconfitto: il PDP, partito duce puffo, colla coorte servile e ruffiana ormai alla deriva, in preda alla disperazione più nera. Noi scorgiamo la rotta fatale dei nani, ruffiani, ballerine, magnaccia e baldracche di ogni specie: costoro volgeranno lo sguardo al tergo e contempleranno - con dolore crescente - serrarsi alfine l' agognato portone di palazzo Chigi (poscia lo vedranno solo in cartolina)». Si riuscirà a fare una maggioranza? «Spazzato via il puffo nefasto e i suoi lacchè, non sarà impossibile anche se esercizio di sottile destrezza politica- aprire canali alternativi. Il dato dirimente su cui occorrerà operare sarà il programma di governo: taluni tra i vincitori potranno - se operanti con accortezza - individuare il minimo comune denominatore. Il ritorno alle urne non è affatto scontato: questa,in fondo, è la Patria di Macchia velli». Chi sarà secondo lei il prossimo Presidente del Consiglio? «Sarà colui che individuerà il denominatore unificante, sia pure contingente: d' altro canto, tornare alle urne entro pochi mesi non muterebbe lo scenario dei rapporti di forza. Si può tranquillamente escludere possa essere l' ectoplasma del duce puffo: il partito democratico - ormai divenuto PDP (partito duce puffo) - non avrà più il pallino, ma soltanto il posacenere». Ci sarà qualche avvenimento, nel 2018, volto a "scompaginare" il quadro politico italiano? «L'avvenimento che sconvolgerà il quadro si verificherà, appunto,il 4 marzo 2018. Sarà ben più che un incidente di percorso per Matteo Renzi e i suoi complici: sarà una svolta esponenziale per l' Italia tutta, liberatasi alfine da una cappa asfittica e maleodorante. La sconfitta fatale del cosiddetto "partito democratico", ovvero il comitato d' affari del duce puffo, sarà foriera di sviluppi positivi e lieti per l' Italia intera». Le cito i nomi di cinque leader: Berlusconi, Salvini, Renzi, Di Maio, Grasso. Per chi prevede un 2018 luminoso e per chi, al contrario, funesto? «Facile rispondere: Berlusconi, Salvini e Di Maio potranno festeggiare più volte; Grasso concedersi qualche conato rapsodico di allegrezza. Quanto al duce puffo... ha presente Piazzale Loreto?». Quest'anno si è chiuso con enormi difficoltà politiche per Maria Elena Boschi, che sembrava destinata ad una luminosa carriera. Si risolleverà nel 2018? «Noi - in verità - non abbiamo mai creduto alla luminosa carriera della bellona: in Rete c' è una nostra intervista rilasciata in epoca non sospetta dove si certificava che costei sarebbe stata il corvo premonitore della sconfitta fatale. Orbene: è accaduto». Il 2017 per Roma si è chiuso con l'immagine dell' albero di Natale secco, soprannominato "Spelacchio". Come sarà il cammino della Giunta Raggi nel prossimo anno? E Roma continuerà nel suo declino? «Il declino di Roma è strettamente connesso alla pluridecennale gestione politica ed amministrativa che ha privilegiato interessi di parte anziché collettivi. Per decenni i ladroni sono stati nelle stanze capitoline ed hanno spadroneggiato. Giudicheremo la Raggi al termine del suo mandato, senza fare scon ti, e senza faziosità. Spelacchio è la rappresentazione plastica dei disastri compiuti dal Nazareno: se la Raggi è colà, non lo si dimentichi, è anche perché il duce puffo ha pugnalato alla schiena Ignazio Marino: uno dei tanti errori commessi. L' eterogenesi dei fini lo ha sanzionato». Proprio parlando al Tempo, lei previde un 2017 di "disvelamento del vero Donald Trump". Ebbene, dopo un avvio difficile, il Presidente americano ha chiuso il suo primo anno alla Casa Bianca con il risultato della riforma fiscale. Cosa prevede nei prossimi 12 mesi? «Prevediamo che tutti i tentativi esperiti nel 2018 per eliminarlo e costringerlo ad uscire di scena una sorta di Nixon due nella fantasia di qualche babbeo mediatico non sortiranno effetto veruno. Il Presidente resterà al potere ben saldo. Se ne facciano una ragione gli estimatori della vecchiarda che si contrappose a Lui e fu sonoramente sconfitta». Crisi Stati Uniti Nord Corea. Dobbiamo temere una guerra nel 2018? «Non dobbiamo temere una guerra globale: possiamo invece prevedere azioni circoscritte - coll' impiego di varie leve operative - volte al ridimensionamento del pazzoide nord coreano. Sarebbe cosa buona e giusta, in effetti, farla finita con questo bullo internazionale così come in Italia la si farà finita col bulletto tosco, il 4 marzo. L' aria, in un caso come nell' altro, sarà più respirabile». Il 18 Marzo si terranno le elezioni presidenziali anche in Russia. Putin continuerà ad esercitare il suo ruolo dominante nel quadro internazionale? «Senza alcun dubbio: Vladimir non lascerà tanto facilmente il Potere, costi quello che costi. Le Stelle sono con Lui, come abbiamo peraltro annunziato alla televisio ne russa MTV che ci ha recentemente intervistato. I russi la vedranno in aprile». L'Italia è ancora in difficoltà sul piano economico. Il prossimo anno sarà ancora di crisi? «La crisi concernerà soprattutto il campo lavorativo: nonostante gli annunci trionfali dell' attuale governicchio, appendice del duce puffo,i risultati sono irrisori. I giovani scappano dall' Italia, i posti di lavoro non ci sono, tranne che per i raccomandati. Gioverebbe, ad esempio, essere il fratello di Angeli no,o della Boschi. O magari il cugino di Lotti». E che prevede sulla questione immigrazione? Tutto o quasi risolto,come affermano Gentiloni e Minniti? «Stanno raccontando un mucchio di palle, tentando di fare dimenticare - in extremis - i disastri iniziati da Letta col Mare Nostrum e proseguiti da Renzi e dallo stesso Gentiloni. Stanno semplicemente scimmiottando talune proposte di Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi. Non è vero - ad esempio- che gli sbarchi sono cessati: anzi proseguono. E Noi vaticiniamo che riprenderanno alla grande dopo il 4 marzo. Chissà perchè!». Il 2018 avrà sicuramente l' amarezza di non avere l' Italia ai mondiali. Chi conviene tifare secondo Lei? «Stati Uniti d' America, ad esempio, o Ucraina, o Cina». Un augurio e un consiglio a tutti i lettori del Tempo per affrontare i prossimo anno? «Auguriamo ai lettori del Tempo un Anno Novello sereno, liberati finalmente dalle crescenti angosce create dal duce puffo. Afferrino nelle mani il proprio Destino e confidino anzitutto in se medesimi, nella propria energia creativa, nella forza di volontà ed intelligenza che caratterizza gli italici, popolo prediletto dalla Storia della Civiltà. Noi benediciamo i lettori dique sto prestigioso quotidiano, faro di Libertà».