Grandi manovre nei partiti
Elezioni il 4 marzo, corsa alle candidature
Parte la corsa alle candidature. L’ipotesi più accreditata è che le elezioni politiche ci siano il prossimo 4 marzo. Una data che va bene a tutti e che getta i partiti in piena campagna elettorale. Il leader di Forza Italia ha già annunciato che il suo movimento cambierà il 50 per cento degli inquilini di Camera e Senato, quello del Pd Matteo Renzi sta studiando gli esponenti da schierare nei collegi. Qualche parlamentare ha annunciato che non si ricandiderà, come il grillino Alessandro Di Battista, il centrista Vincenzo D'Anna e le democratiche Rosy Bindi e Anna Finocchiaro. Tanti altri, invece, stanno tentando di conquistare un collegio uninominale sicuro o una posizione vincente in quelli proporzionali. Festeggia il segretario della Lega Nord Matteo Salvini: «Ci va benissimo. Prima si vota, meglio è» dice. E aggiunge: «È chiaro che noi siamo a favore dell’election day. Bisogna votare lo stesso giorno anche per le regionali. Non farlo sarebbe uno spreco di denaro, una follia». Si sta ragionando proprio su questo, visto che nella primavera del 2018 si voterà anche per le Regionali in Lombardia, Lazio, Friuli Venezia Giulia e Molise.