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Orlando chiama Grasso: l'unità un valore

Daniele Di Mario
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Tra Pietro Grasso e Massimo D'Alema il ministro della Giustizia Andrea Orlando sceglie l'unità del centrosinistra. Tradotto: non importa chi comanda in Mdp, l'importante è restare uniti. La querelle sulla leadership in Liberi e uguali, spiega Orlando, «è una querelle che mi appassiona abbastanza poco. Quello che mi interessa non è Grasso o D'Alema, ma se si mantiene una prospettiva unitaria oppure no. Chi, poi, in un partito comanda è una vicenda di quel partito non è un elemento su cui noi dobbiamo fare della speculazione». Orlando parla a Firenze a margine della presentazione di un rapporto sulla corruzione e mafie in Toscana. Dopo il dibattito, il Guardasigilli si incontra col governatore della Toscana Enrico Rossi. Un incontro che - aggiunge Orlando - «non era previsto, ma sicuramente non considero Rossi un avversario politico. O, come dire, non riesco ancora a considerarlo un avversario politico. Quindi, sicuramente sono interessato a capire cosa sta succedendo in quell'ambito, che credo non dovrebbe essere bersaglio della nostra campagna elettorale». Quanto al centrosinistra e all'accordo tra Pd e Liberi e uguali, Orlando dice: «Io spero che fino all'ultimo momento si tenga la porta aperta, e sono per tenere la porta aperta».

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