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Minzolini: "La mia vicenda servirà a scagionare Berlusconi"

Il giornalista e senatore "vittima" della Severino fu salvato dal voto dei colleghi

Carlantonio Solimene
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«Da Strasburgo arriva l'ennesima conferma: il sistema giudiziario italiano va riformato, altrimenti resterà schiavo di condizionamenti e distorsioni». Augusto Minzolini, ex direttore del Tg1 ed ex senatore di Forza Italia, è stato tirato in ballo ieri nell'udienza della Grand Chambre della Corte europea dei diritti dell' uomo sulla decadenza di Silvio Berlusconi. L' Avvocatura di Stato, dovendo giustificare i due trattamenti diversi (la decadenza di Minzolini fu respinta dal Senato a differenza di quella dell'ex premier) ha chiarito che nel caso del giornalista «il Parlamento ha valutato che ci fossero dubbi sull'imparzialità del tribunale d'appello». Minzolini, questo in che modo cambia la situazione di Berlusconi? «L'aspetto più importante è che l'Avvocatura dello Stato ha contestato il primo precetto sul quale il Senato ha basato il voto sulla decadenza dell'ex premier, cioè che si trattasse di un automatismo. Invece, visto che di automatismo non si è trattato - e lo dimostra il mio caso - vuol dire che a Palazzo Madama andò in scena un voto sulla persona. E, come tale, doveva essere a scrutinio segreto e non palese. Ma c' è un altro aspetto da sottolineare... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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