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M5S, Di Battista non si ricandida in Parlamento

Silvia Sfregola
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"In maniera molto leale e sincera sono qui per darvi una notizia: ho deciso di non ricandidarmi in Parlamento alle prossime elezioni". Alessandro Di Battista cambia le carte in tavola e a un passo dalla fine della legislatura sorprende tutti. Lo fa senza concedere esclusive, con una diretta Facebook dal suo profilo. Decide di prendersi un anno per viaggiare e importare "buoni esempi di politica" dal mondo, per dare il suo "contributo migliore" al Movimento 5 Stelle che, assicura, non lascerà mai. "È una mia seconda pelle - dice -, mi ha cambiato la vita in positivo: mi ha fatto crescere come uomo. Mi ha permesso di lottare all'interno del Parlamento?. Lo sosterrà, dunque, ma fuori dai palazzi delle istituzioni. I pentastellati hanno una regola: nessuno può candidarsi in Parlamento per più di due mandati. Al termine del primo, con l'annuncio di Luigi Di Maio candidato premier, chissà se questo cambio di passo non possa significare un salto di giro, magari un rientro per la 19esima legislatura. Dibba però frena e getta le mani in avanti: "Immagino che nei prossimi giorni qualcuno tenterà di speculare su questa scelta. Diranno che ci sono dei dissidi tra me e Beppe o tra me e Luigi: è l'esatto contrario. Per me Beppe è un esempio e Luigi è un fratello". Incassa in diretta il favore di tanti militanti, che strizzano l'occhio all'idea di una sua leadership dopo Di Maio: "Grande Dibba, hai fatto bene - scrivono - Sei giovane e hai tempo per sfruttare la tua seconda legislatura. Tra cinque anni sarai ancora più titolato e maturo per fare il Presidente del Consiglio e Di Maio avrà finito". "Le due legislature valgono sempre - commenta un altro elettore - non importa se siano consecutive o meno". Da neo-papà Di Battista non nega che la nascita del figlio abbia dato "ancora più benzina a una scelta che era già presa": "Quando ti nasce un figlio inizi a pensare moltissimo al tuo futuro, alle tue reali aspirazioni, ai tuoi sogni. E tra i miei sogni c'è la scrittura: continuare a combattere dal punto di vista politico anche attraverso la controinformazione e la scrittura". La sua "principale aspirazione", oggi, assicura sorridente, è quella di continuare a impegnarsi come prima di sedere sullo scranno di Montecitorio: "Mi occupavo di cooperazione internazionale, scrivevo reportage. È quello che continuerò a fare per un po', dall'estate prossima, dopo la campagna elettorale. Partire e andare in alcuni luoghi del mondo per raccogliere esperienze e idee di politica innovativa". Intanto annuncia l'imminente partenza del tour sul programma: "Andremo nei luoghi simbolo dei disastri della politica per presentare le nostre soluzioni. E io sarò assolutamente in primissima linea".

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