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Anonimato online e diritto all'oblio, ecco la proposta di legge firmata Nunzia De Girolamo

Nunzia De Girolamo (Forza Italia)

Forza Italia presenta il disegno di legge della parlamentare azzurra

Silvia Sfregola
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"Disposizioni per contrastare l'anonimato online e diritto all'oblio". La proposta di legge della parlamentare azzurra Nunzia De Girolamo è stata presentata dal gruppo Forza Italia della Camera dei deputati. "La rete internet – spiega Nunzia De Girolamo – è da sempre considerata l'ultimo baluardo delle libertà di pensiero, espressione e opinione, dato che per sua stessa natura è aperta a chiunque e non prevede particolari formalità nell'accesso o fruizione dei servizi. Tuttavia internet, alla pari della maggior parte delle invenzioni e degli strumenti tecnologici, può essere utilizzata in modo produttivo o distruttivo. Purtroppo, non mancano nella cronaca quotidiana molti esempi del secondo tipo: notizie diffuse sul web senza alcun criterio che offendono interessi primari della persona (immagine, reputazione e dignità), compromettendo finanche il diritto all'oblio. Entra pertanto in gioco  – sottolinea la parlamentare di Forza Italia – il problema dell'anonimato: si rende necessaria l'implementazione di una procedura di registrazione che permetta alle autorità preposte, in caso di necessità, di ottenere il riconoscimento di un individuo sconosciuto del quale è stato evidenziato un potenziale comportamento sospetto sulla rete. Da qui nasce la necessità di una proposta di legge”. Il disegno di legge della deputata di FI è scaturito dalla assoluta mancanza di global governance del villaggio globale. Sostanzialmente si articola su due principi che si ritengono, più di buon senso, che punitivi rispetto alla libertà dell'uso della rete. Il primo pone il divieto, definibile assoluto, di inserire contenuti online di qualsiasi genere in forma anonima. Il secondo obbliga tutte le piattaforme digitali, non solo quindi quelle che oggi costituiscono i colossi di internet, a registrare gli utenti tramite nome utente, password, indirizzo di posta elettronica e codice fiscale. Terminata la procedura di registrazione, il sistema dovrà inviare una e-mail di conferma dell'iscrizione all'indirizzo di posta elettronica inserito, attraverso la quale il destinatario, ove diverso dall'utente registrato, potrà effettuare apposita segnalazione. Ovviamente, sul modello adottato già in altri Paesi Europei, ed affinché la norma sia realmente cogente/efficace è stata prevista un'ammenda pari a 5 milioni di euro per le piattaforme digitali che non si attivino in tal senso. "L'obiettivo della disposizione - spiega Nunzia De Girolamo - è quello di regolamentare Internet e ottenere, di conseguenza, una forma civilizzata di cyberspazio. La proposta di legge non si è voluta fermare qui ed abbiamo, quindi, cercato, di completarla inserendo la possibilità di chiedere la rimozione dal web di contenuti diffamatori o di dati e informazioni personali trattati violando la normativa vigente. Anche in questo caso - conclude la deputata di Forza Italia - abbiamo cercato di far sì che, l'applicazione della norma, sia effettivamente rispondente al risultato richiesto e, quindi, abbiamo previsto la facoltà di rivolgersi all'autorità giudiziaria per il soggetto che subisce l'aggressione, estendendo tale diritto anche agli eredi".

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