Le regionali
Elezioni in Sicilia, Musumeci presidente
Nello Musumeci è il nuovo governatore della Sicilia con il 40% dei voti, contro il 34,5% del più rivale più vicino. Il pentastellato Giancarlo Cancelleri. "Sarò il presidente di tutti e dal laboratorio siciliano che ha ricomposto il centrodestra parte la sfida per l’Italia", ha detto stasera, a risultato acquisito in una competizione tiratissima, centrata sul tema degli impresentabili. Un risultato che si attesta attorno al 40%, spinto anche dal quello di Forza Italia e dall’affermazione di FdI-Noi con Salvini. Il Movimento cinque stelle da Caltanissetta, quartier generale di Cancelleri, parla di "vittoria infangata", come ha tuonato Luigi Di Maio, "contaminata", ha incalzato il candidato presidente che ha detto di non avere chiamato e che non chiamerà il suo avversario. Cancelleri non ce l’ha fatta per una manciata di punti percentuali, ma lui raddoppia i consensi: era al 18% cinque anni fa, adesso più o meno due volte tanto. "Credo che il primo compito che dobbiamo assolvere è di recuperare oltre il 50 per cento dei siciliani che non ha votato. Dobbiamo restituire autorevolezza alla politica", sono state le prime parole di Musumeci, neo governatore di una Regione dove l’astensionismo si è confermato il partito più forte con oltre il 53%. E se c’è una questione morale, lui è pronto a dire che "l’impegno antimafia non è un obiettivo programmatico, ma un prerequisito. Non può essere solo del mio governo e della classe dirigente, ma di tutti i siciliani". Sconfitto, ma non vinto si potrebbe dire per Cancelleri che ha invitato comunque a "fare festa". Ha spiegato il perché Di Maio: "Deve essere chiaro che noi non solo siamo molto soddisfatti del risultato ma siamo certi che da qui parte un’onda che tra 4 mesi ci può portare al 40% al livello nazionale. Noi siamo l’unica forza politica solida del Paese". Abbiamo il voto pulito, libero, bello, consapevole. Gli altri vincono ma grazie a Crocetta, grazie agli impresentabili e ai bambini prodigio che riescono ad ottenere 20.000 voti dal nulla...". Il riferimento è al figlio di Francantonio Genovese, ras dei voti di Messina condannato nell’ambito di una inchiesta sulla formazione professionale. E per il Pd "è una batosta ai minimi termini; Renzi non rappresenta più nessuno e quindi gli interlocutori non sono né Renzi né Berlusconi, ma i cittadini rassegnati e gli indifferenti". Una vittoria, quella di Musumeci, insomma, contaminata - anche per Cancelleri - dagli impresentabili e dai media nazionali "che non hanno mai parlato degli impresentabili. Contaminata anche da Nello Musumeci che li ha candidati quegli impresentabili. Ci metteremo subito al lavoro e cercheremo di fare approvare in tutto o in parte il nostro programma. Rallegratevi perché il M5S è la prima forza politica". Risultato modesto per il candidato del centrosinistra Fabrizio Micari, intorno al 18,5%, con un Pd in difficoltà. Punta il dito contro la sinistra: "Ha fatto un battaglia esclusivamente contro noi e contro Renzi. Una battaglia romana voluta dagli esponenti romani di Mdp per contarsi - ma si sono contati poco, visti i numeri - in vista delle elezioni nazionali. Il risultato è che hanno fermato noi, hanno consegnato questo elemento di divisione e soprattutto hanno consegnato la Sicilia alla destra". "Riportiamo la sinistra all’Ars dopo tanti anni. Ora dobbiamo rifondare l’opposizione", ha sollecitato Claudio Fava, "Pd e Leoluca Orlando riflettano".