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Di Maio nei guai: "Primarie da rifare"

Luigi Di Maio

Iscritto al MoVimento 5 Stelle fa ricorso in Tribunale contro il voto on line. Il candidato premier sfida Renzi a un confronto tv sulle fake news: si terrà martedì sera su La7 da Floris

Daniele Di Mario
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Rifare le primarie che hanno indicato in Luigi Di Maio il candidato prescelto alla presidenza del Consiglio per il Movimento 5 stelle. È quanto chiede, con l'obiettivo di ottenere una sospensiva, un ricorso al tribunale di Roma presentato dall'avvocato Lorenzo Borrè per conto di Riccardo Giuseppe di Martiis, che ha deciso di agire per via legale anche in rappresentanza di una ventina di associati del MoVimento 5 Stelle. Il ricorso, di una quarantina di pagine, lamenta anche la violazione dell'articolo 7 del «Non Statuto» che preclude la candidatura a quanti sono sottoposti a procedimento penale, per qualunque reato e la limitazione delle candidature ai soli portavoce. Carica, questa, extra associativa, con violazione del principio di uguaglianza dei componenti dell'associazione, e la omessa comunicazione perché non tutti avrebbero ricevuto l'avviso dell'avvio del procedimento per le candidature e quello per poter votare. Proprio l'avvocato Borrè ricorda come l'articolo 7 «dispone l'incandidabilità di quanti siano sottoposti a procedi- mento penale "qualunque sia la natura del reato ad essi contestato". Altri motivi - prosegue l'avvocato - riguardano l'illegittimità delle regole che hanno limitato la candidabilità ai soli portavoce, in violazione del principio di uguaglianza degli associati; l'esclusione della candidabilità degli espulsi reintegrati dal Tribunale per i quali pende attualmente il giudizio di merito; vizi di omessa comunicazione perché non tutti avrebbero ricevuto l'avviso dell'avvio del pro- cedimento per le candidature e quello per poter votare. Oltre a Riccardo Di Martiis, sono una ventina gli iscritti che sostengono - an- che economicamente - l'impugnazione delle primarie che hanno incoronato la candidatura a premier di Luigi Di Maio e che potrebbero fare ricorso a loro volta. Di Martiis è un iscritto di vecchia data - dal 2012 - e ha dato vita anche al movimento «Rinascimento pentastellato». Diversi i capi d'accusa... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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