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Così il giudice ha strigliato la Boldrini

Il presidente della Camera Laura Boldrini

Il tribunale di Cassino assolve la Presidente per incompetenza territoriale. Ma nelle motivazioni avverte: "Mai mettere in discussione la sovranità nazionale"

Angela Nicoletti
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Caso Boldrini, il tribunale di Cassino fa Giurisprudenza. Il Gip ha rigettato la richiesta di opposizione all'archiviazione della denuncia presentata dall'imprenditore Niki Dragonetti ma ammette che: «La Sovranità non può essere ceduta. Senza di essa lo Stato non esisterebbe». In pratica il magistrato Massimo Lo Mastro, pur ritenendo inammissibile il ricorso di opposizione perché il tribunale competente è quello di Roma, nelle motivazioni ha spiegato che «la sovranità dunque non può essere ceduta, ma solo limitata ed anche le mere limitazioni hanno ulteriori "limiti". Fermo il divieto assoluto di cessioni, la limitazione della sovranità può avvenire unicamente in condizioni di reciprocità e al fine esclusivo (ogni altra soluzione è espressamente bocciata in seno all'Assemblea Costituente) di promuovere un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia tra le nazioni. Limitare significa circoscrivere un potere entro certi limiti, ovvero di omettere di esercitare il proprio potere d'imperio (che pure deve rimanere intatto) in una determinata materia, oppure di esercitarlo all'interno di certi limiti generalmente riconosciuti dal diritto internazionale ai fini di pace e cooperazione tra le Nazioni». Un vero e proprio colpo di scena, inaspettato e... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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