LA RIFORMA
Guida per salvarsi dalla legge elettorale
L’ultima proposta di legge elettorale, che dovrà superare il vaglio del Parlamento, è il cosiddetto "Rosatellum bis" (o "2.0" per chi preferisce), chiamato così per distinguerlo dal Rosatellum vero e proprio, la vecchia bozza a firma del capogruppo del Pd alla Camera Ettore Rosato. La nuova intesa, caldeggiata dal Pd, avrebbe anche l’avallo di Forza Italia, Lega Nord e Alternativa popolare. M5S, Mdp, FdI e Si sono fermamente contrari. Ma come funziona? Per quale motivo gli esperti dicono che favorisce la frammentazione e che nessun partito o coalizione sarà in grado di dar vita a un governo? Le leggi elettorali sono un tema complesso. Spesso le scelte dei legislatori sembrano fatte apposta per confondere. Nei mesi scorsi si era discusso del "Tedeschellum" (poi naufragato in Parlamento), del "Fianellum", del "Consultellum" e dell’Italicum (quello bocciato in parte dalla Corte costituzionale). Col risultato di creare ancora più confusione nei cittadini. Per capirci qualcosa bisogna districarsi tra una selva di termini tecnici. Sentiamo parlare di soglie di sbarramento, di collegi uninominali e plurinominali, di liste bloccate e di preferenze, di premi di maggioranza e di meccanismi per la ripartizione dei seggi. Cerchiamo di spiegare, nel modo più semplice possibile, come funziona la nuova proposta sta di legge elettorale... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI