PROPOSTA DEL PD
Arriva il Rosatellum la legge elettorale che piace (quasi) a tutti
Potrebbe essere l'Uovo di Colombo delle leggi elettorali: il "Rosatellum", alla sua seconda versione, piace quasi a tutti, tanto che potrebbe andare al voto entro il 15 ottobre. Il Rosatellum bis, il nuovo testo base della legge elettorale depositato oggi dal Pd sia alla Camera che al Senato piace a Forza Italia (anche se gli azzurri chiederanno modifiche), alla Lega e ad Alternativa popolare (anche gli alfaniani vogliono alcune correzioni). Piace anche ai piccoli, come i fittiani e i verdiniani. Altro discorso per i 5 Stelle: «Stanno facendo una legge elettorale per fermare il M5S - ha protestato il candidato premier per le primarie Luigi Di Maio - in cui FI e Pd si trovano perchè stanno facendo un grande inciucio per arginare il nostro Movimento». Il via libera della Camera alla nuova legge elettorale «dovrebbe arrivare entro la metà di ottobre», spiega Ettore Rosato, capogruppo del Partito democratico a Montecitorio e ideatore del nuovo testo base contraddistinto da un mix proporzionale con correttivi maggioritari. Se passasse questo nuovo testo base, protestano i 5 Stelle, i collegi uninominali sarebbero 231, la soglia di sbarramento per ogni singola lista sarebbe al 3%, mentre quella per le coalizioni sarebbe al 10%, forzando di fatto la mano per la formazione di queste ultime. La quota proporzionale prevederebbe invece collegi plurinominali, con listini da 2 a 4 candidati. La scheda elettorale sarebbe unica e avrebbe stampato al suo interno i nomi di tutti i singoli candidati, ovviamente con i simboli dei partiti di appartenenza o che li sostengono e la rispettiva circoscrizione. Resterebbe anche la quota di genere 60-40%. In questa nuova versione del Rosatellum verrebbe risolto anche il problema del passaggio dei voti dal candidato alla coalizione, con una ripartizione proporzionale a tutti i partiti di una coalizione, dei consensi concessi al singolo.