"Ecco perché ho indagato la Boldrini per attentato alla Costituzione"
«Attentato alla Costituzione Italiana» e «Istigazione a delinquere»: per questi reati il presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, risulta essere iscritta nel registro degli indagati della Procura della Repubblica di Cassino. Chi ha presentato l'esposto, un imprenditore cassinate, Niki Dragonetti, ha evidenziato quanto fosse stato inopportuno un messaggio postato sul suo profilo twitter dalla Boldrini, in cui si invitava il popolo a cedere simbolicamente le quote di quella sovranità tanto cara agli italiani e punto cardine dell'articolo 1 della nostra Costituzione.«Europa, resistenza a cedere quote sovranità. Ma traguardo va raggiunto o prevarranno disgregazione e populismo» ha scritto la presidente della Camera dei deputati. Il Procuratore Capo di Cassino, Luciano D'Emmanuele,dopo aver attentamente letto la denuncia di Dragonetti ed essersi consultato con i suoi sostituti, ha ravveduto ci fossero gli estremi di reato e quindi la necessità di procedere con l'apertura di un fascicolo. A dover ascoltare il presidente Boldrini, nel momento in cui si presenterà la necessità, saranno il procuratore capo e il magistrato titolare dell'inchiesta, il sostituto procuratore Arianna Armanini. «Non potevano ignorare la denuncia di un cittadino, soprattutto quando questa ha un probabile fondamento» ha detto il dottor D'Emmauele. «Non intendiamo creare nessun caso ma... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI