LA MEMORIA DELLA DISCORDIA
RETROMARCIA SU ROMAIl pd Fiano: non voglio cancellare l'obelisco
«Sono state fatte tante mistificazioni sui contenuti della mia proposta». Parla Emanuele Fiano, deputato Pd, padre del ddl, approvato l’altroieri alla Camera in prima lettura, che allarga le fattispecie punibili per il reato di apologia del fascismo. «La prima mistificazione - spiega - nasce dalla polemica sull’obelisco del Foro Italico». Lei ha detto di non essere contrario all’abrasione della scritta «Mussolini–Dux». «Allora, tutto nasce da una domanda in proposito che mi ha fatto in diretta il giornalista Luca Telese a Radio 24. Peraltro ero in un momento molto concitato, stava per decollare l’aereo che dovevo prendere. E allora mi ha posto questa domanda su quella che è una proposta di Luciano Violante. Io ho detto che comunque non era una mia idea... che molte scritte in Italia sono state cancellate. Forse ho sbagliato a rispondere troppo velocemente e voglio utilizzare Il Tempo per ribadirlo». Quindi niente cancellazione della scritta, possiamo dirlo con certezza? «Voglio essere chiaro: se oggi mi fosse posta di nuovo quella domanda risponderei di no. Perché non sono in alcun modo interessato a questioni che riguardano cancellazioni o abbattimenti di simboli, eredità architettoniche o beni artistici del Ventennio. Io mi occupo di propaganda, e la scritta "Mussolini Dux", se la mia proposta di legge fosse approvata in maniera definitiva, non diventerebbe reato. Archiviato l’obelisco, veniamo alla sua proposta. Se la legge passasse, bisognerà pure stare attenti a comprarsi un gadget del Ventennio? «La legge non punirà le opinioni. Se uno dicesse: "sono fascista", "sono mussoliniano", non gli accadrebbe nulla. Stessa cosa se qualcuno dovesse comprarsi una bottiglia di vino con Mussolini sull’etichetta. La legge non si occupa di quel che uno fa per i fatti suoi. Le spiego io lo scopo della proposta: finora la legge Scelba, che applicava la 12esima disposizione transitoria e finale della Costituzione, veniva applicata soltanto in caso di... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI