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Ius soli, Gentiloni non molla: conquista di civiltà. Salvini: follia

Il premier Paolo Gentiloni

Silvia Sfregola
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Si riapre la partita della Ius soli. A farlo è il premier Paolo Gentiloni in un intervento su "ilsussidiario.net" alla vigilia del Meeting di Cl, che si aprirà domani a Rimini con il suo intervento. "Diventando cittadini italiani si acquisiscono diritti ma anche doveri. Garantire questa possibilità ai figli degli immigrati nati in Italia è una conquista di civiltà e un modo per valorizzare e arricchire la nostra identità", dice. "Il concetto di cittadinanza in un mondo che cambia non va confuso con la mancanza di certezze - aggiunge il premier - andare verso una società più aperta e multietnica non deve comportare una rinuncia alla nostra sicurezza e ai nostri stili di vita. Su questo punto le istituzioni democratiche si giocano una parte fondamentale della loro credibilità". Applaude dal Pd, Edoardo Patriarca, vicepresidente della commissione sul sistema di accoglienza. "Legare migrazione e Ius soli, come hanno fatto M5s e destre, è strumentale. Noi vogliamo dare più diritti a chi è nato in Italia e dimostra di essere integrato. E con i diritti arrivano anche più doveri", spiega. Una spalla per l'approvazione del provvedimento potrebbe arrivare anche da Mdp. A dirlo è Francesco Laforgia. "Se Gentiloni porta a casa lo ius soli, non cedendo allo stop di Alfano e alle tante sirene retrive che suonano nel Paese, avrà il nostro deciso sostegno", spiega. Durissime invece le critiche che arrivano dal centrodestra. "gentiloni dopo gli attentati: 'Lo Ius soli è una conquista di civiltà'. Folle e anti-italiano. Lo bloccheremo, lottando dentro e fuori dal Palazzo: la cittadinanza e il diritto di voto sono una conquista, non si regalano", scrive su Facebook il leader della Lega Nord, Matteo Salvini. Da Forza Italia, invece, prende la parola il senatore Lucio Malan. "Nelle scorse settimane qualcuno poteva aver pensato che il Pd volesse davvero porre un freno all'ondata migratoria, in particolare per le dichiarazioni e qualche mossa del ministro Minniti, ampiamente insufficienti, ma almeno nella giusta direzione. Con le parole del presidente del consiglio Gentiloni sullo Ius soli, che seguono quelle del ministro Delrio, ogni dubbio sparisce: il Partito democratico vuole l'invasione di immigrati dall'Africa", la sua riflessione. Giorgia Meloni ribadisce invece che Fratelli d'Italia, se dovesse passare lo "scempio" Ius soli, si mobiliterà per " ottenere il referendum abrogativo". La partita si riaprirà a settembre quando nelle aule parlamentari si tornerà al lavoro. A tal proposito il capogruppo del Pd alla Camera, Ettore Rosato, vede una "naturale conclusione della legislatura a fine anno cercando di fare il possibile per chiudere tutte le cose in sospeso". Fra queste potrebbe anche esserci lo Ius soli ma la priorità resta un'altra, ovvero la manovra economica. "Proseguire dopo, mi sembrerebbe improduttivo in una situazione politica così sfilacciata", conclude.

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