Scontro sul Pil, Gentiloni esulta. Meloni: "Italia fra i Paesi peggiori in Occidente"
"Il passato è passato, la realtà ha smentito i gufi, la verità non si cambia con le fake news". Esulta così, su Facebook, l'ex presidente del Consiglio Matteo Renzi, segretario del Partito democratico. I dati Istat di oggi (+0,4% nel secondo trimestre 2017 rispetto a quello precedente e +1,5% rispetto a quello del 2016) "dicono che la strategia di questi anni produce risultati", sottolinea Renzi. "Il tempo è galantuomo", sostiene il segretario dem, secondo cui "arrivano risultati" della ricetta fatta di "flessibilità, non austerity; meno tasse a ceto medio e imprese che investono; scommettere su crescita, non su declino". Anche il governo in carica si compiace. L'attuale premier, Paolo Gentiloni, parla di "una buona base per rilanciare economia e posti di lavoro". Il titolare dell'Economia, Pier Carlo Padoan, spiega che "a questi risultati ha contribuito una politica economica che, dal 2014, ha proceduto con coerenza lungo un sentiero stretto, ma tracciato in modo chiaro", fatto di "riduzione delle tasse, incentivi agli investimenti privati, misure sociali per il contrasto alla povertà e alla disuguaglianza". Adesso bisogna varare "misure per incentivare le assunzioni dei giovani che cercano lavoro". "Il Pil è al massimo livello di crescita da 6 anni. Il motivo è la stabilità. L'abbiamo garantita noi - sottolinea su Twitter il ministro degli Esteri, Angelino Alfano, leader di Alternativa popolare (Ap) -. Le nostre scelte hanno premiato l'Italia". "Ancora una volta è il caso di dire: ogni segno più vale doppio", commenta Teresa Bellanova, ex sindacalista e vice ministro dello Sviluppo economico, componente della segreteria nazionale Pd. Di tutt'altro avviso la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni. "Renzi, Alfano e Gentiloni esultano per i dati positivi del Pildiramati dall'Istat ma, da navigati professionisti delle televendite, omettono furbescamente di dire che l'andamento dell'economia italiana resta tra i peggiori di tutto l'Occidente e molto al di sotto della media europea". Nel secondo trimestre rispetto al primo hanno fatto peggio dell'Italia il Portogallo (0,2%), il Regno Unito (+0,3%). La media è stata di 0,4%. Per quanto riguarda la crescita rispetto al secondo trimestre 2016, la media dei Paesi che hanno adottato l?euro è stata di +2,2%: la Germania ha messo a segno un +2,1%, la Francia +1,8, la Spagna ha raggiunto il +3,1%. "Sarebbe il caso forse di chiedersi perché quando gli altri vanno male noi andiamo peggio e quando gli altri vanno bene noi siamo comunque gli ultimi - attacca Alessandro Cattaneo di Forza Italia -. Pare invece che tanti esponenti del Pd preferiscano celebrare e festeggiare numeri poco analizzati e studiati a fondo piuttosto che riflettere sulle politiche economiche di cui ha bisogno l'Italia per crescere come e più degli altri". Dal fronte forzista 'punzecchia' infine anche Daniela Santanchè: "Il governo esulta per gli zero-virgola indicati dall'Istat Sulla ripresa del Pil. Padoan e Renzi vadano a chiedere nei mercati o tra la gente quanto stia cambiando la loro vita con questo 0,4% in più. Sarebbero costretti a scappare a gambe levate".