Una parola di troppo e la Boldrini ti rovina
La presidente della Camera: "Denuncerò gli autori dei commenti offensivi su internet". Ma già in passato chi si era permesso di contrariarla aveva poi passato i guai
Premessa: nessuna indulgenza agli odiatori del web, ai distributori in serie di insulti e minacce, gli auguratori professionali di morte, disgrazie e violenze di ogni tipo per chi non vede il mondo come loro. Nessuna indulgenza da qualunque parte si collochino e per qualunque tema essi esprimano il loro (non) pensiero. Ieri la Presidente della Camera Laura Boldrini ha pubblicato su Facebook lo screenshot di alcuni commenti che riceve ai suoi post. Roba irripetibile e indigeribile. A corredo ha messo un lungo testo, di cui proponiamo un estratto: "Adesso basta. Il tenore di questi commenti ha superato il limite consentito. Ho deciso che d'ora in avanti farò valere i miei diritti nelle sedi opportune. Ho riflettuto a lungo se procedere o meno in questo senso, ma dopo quattro anni e mezzo di quotidiane sconcezze - prosegue la Terza Carica dello Stato - minacce e messaggi violenti ho pensato che avevo il dovere di prendere questa decisione come donna, come madre e come rappresentante delle istituzioni". E si domanda: "Come posso chiedere ai nostri giovani di non soccombere e di denunciare i bulli del web se poi io stessa non lo faccio?". Da come Laura Boldrini ha scritto nel post di ieri, sembra quasi che lei abbia taciuto per quattro anni e mezzo sui continui insulti e minacce che le vengono rivolti via Facebook, e che nulla sia mai accaduto sul tema. Ma non è esattamente così, considerando che già lo scorso 25 novembre, giornata europea contro la violenza sulle donne, pubblicò una selezione dei "messaggi tra quelli insultanti ricevuti nell'ultimo mese. Ho deciso di farlo anche a nome di quanto vivono la stessa realtà ma non si sentono di renderla pubblica e la subiscono in silenzio. Ho deciso di farlo perché troppe donne... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI