IL PIANO DI SILVIO

Giovani e civici, Berlusconi cambia il partito

Pietro De Leo

Non è vera estate se non si parla di Silvio Berlusconi. Dai tempi dello spasso nazional popolare in Sardegna, a quelli amari dello scorso anno, della difficile convalescenza dopo il malore e l’operazione al cuore al San Raffaele. Quella 2017 è l’estate della vigilia dell’ennesima sfida elettorale, un percorso, però, più nebuloso di altri. Perché il bipolarismo non esiste più, non ci sono più nemici da abbattere (al massimo i grillini, ma il mantra funziona meno dei comunisti). Non c’è la legge elettorale e, al momento, non c’è nemmeno il centrodestra unito. Insomma, c’è più l'incognita che la certezza. La certezza è che il leader è sempre lui, numero uno di una Forza Italia "leggera". La certezza è il ripercorrere di intendimenti già sentiti, tipo quello dell’apertura del movimento alla società civile, al mondo degli imprenditori, delle associazioni, della cultura. Allo scopo è stato assoldato... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI