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Colazioni e cene gratis a 34 deputati

Ai vip del Parlamento un'indennità di funzione che vale 6.500 euro. Possono spenderli per doni di rappresentanza, viaggi e persino pranzi di lavoro

Alberto Di Majo
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Sono 34 deputati e fanno parte di una «super casta». Oltre allo stipendio corposo da parlamentare, infatti, hanno l'indennità di funzione, cioè un incarico retribuito con un compenso aggiuntivo (fino a 3.300 euro lordi al mese, ridotti del 30 percento). Ma non solo. Possono contare anche su un contributo per pagare le spese di rappresentanza: 6.500 euro all'anno. La deliberazione n.7 del 2013 permette ai deputati presidenti di Commissioni (14, tranne uno, Fico del M5S, che ha rinunciato) e ai membri dell'Ufficio di presidenza (23, tranne due, Di Maio e Fraccaro, sempre del M5S) il rimborso per «spese connesse a doni di rappresentanza; spese per la personalizzazione dei doni di rappresentanza; colazioni e pranzi di rappresentanza sostenuti presso esercizi pubblici e/o per servizi di catering; spese per il noleggio di autoveicoli, taxi e carburante e spese per l'alloggio nei limiti previsti dalla normativa vigente con riferimento ai viaggi di studio delle Commissioni permanenti». Il M5S ha presentato un ordine del giorno per cancellare queste spese anche perché «tali soggetti già godono di particolari benefici ed indennità connessi alla loro funzione» e, peraltro, «il fine di rappresentanza risulta essere particolarmente fumoso ed idoneo a prestarsi a facili abusi». Eppure l'invito è stato rimandato al mittente... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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