IL TEST
Amministrative, urne aperte in mezza Italia
Domani si vota per le elezioni amministrative che, con il dibattito in corso sulle prossime elezioni politiche (anticipate?), saranno una corrida tra i tre poli - centrodestra, centrosinistra e M5S -, e consentiranno di misurare la tenuta delle coalizioni e i rapporti di forza interni tra i vari partiti. Il responso delle comunali sarà uno degli elementi utili per la definizione dei prossimi schemi in vista del rinnovo del Parlamento. A destra il fronte sovranista, composto da Lega e Fratelli d'Italia, cerca un riscontro incoraggiante dopo le tante batoste dei partiti gemelli in Europa (ultima quella dell'Ukip evaporato nel Regno Unito); Forza Italia è interessata a testare la macchina organizzativa nonché gli effetti della mobilitazione animalista, l'appeal di volti nuovi selezionati e la rinnovata centralità di Silvio Berlusconi. L'area moderata, dopo la fibrillazione per il paventato sbarramento al 5% nell'abortita ultima proposta di legge elettorale, punta a confermare una rappresentanza cospicua del ceto medio. Il Pd, invece, potrà avere una ulteriore occasione per confermarsi centro di gravità del centrosinistra, mentre i fuoriusciti di Art.1 Mdp e Sinistra italiana coltivano l'ambizione di catalizzare lo scontento per le politiche renziane. Si voterà in ben 1004 comuni, tra cui ben 25 capoluoghi di provincia. Otto saranno i municipi con oltre centomila abitanti che cambieranno l'amministrazione: Genova, Monza, Padova, Palermo, Parma, Piacenza, Taranto e Verona. L'eventuale ballottaggio è previsto per domenica 25 giugno. A Genova il centrodestra, dopo aver conquistato la regione con Giovanni Toti, ripropone lo stesso schema - Lega-Fi-Fdi-centristi - a sostegno del candidato sindaco Marco Bucci, manager che potrebbe approfittare delle divisioni a colpi di carte bollate dei pentastellati, mentre ha poche chance Giovanni Crivello, assessore uscente della giunta arancione guidata da Marco Doria. L'area grillina avrà tre aspiranti sindaci: il candidato ufficiale M5S, Luca Pirondini, la contestatrice dei vertici, Marika Cassimatis (fuoriuscita che tenta la corsa solitaria), e Paolo Putti, eletto nelle ultime comunali con il movimento, e ora fuoriuscito. Laboratorio Palermo: la Sicilia resta un interessante osservatorio con effetti nazionali. Il sindaco uscente Leoluca Orlando, sostenuto dal centrosinistra, sfida un centrodestra diviso: Forza Italia appoggia Fabrizio Ferrandelli (alle precedenti elezioni nel Pd) mentre meloniani e salviniani corrono con ll giornalista (collaboratore delle Iene) Ismaele La Vardera. Il caso Taranto: nel comune al centro della querelle Ilva, si candida (con Rc e SI) l'ex procuratore Franco Sebastio, animatore dell'inchiesta contro la proprietà dell'acciaieria «Ambiente svenduto» (indagò anche Vendola), mentre il centrodestra scommette sulla candidatura civica di Stefania Baldassari (direttore del carcere), i grillini (anti-Ilva) sostengono Francesco Nevoli (avvocato); Rinaldo Melucci, presidente dello Ionian Shippin conterà su Pd, Psi, Centristi-Area popolare. A Verona dopo dieci anni da sindaco, Flavio Tosi, ex Lega, lancia per la successione la fidanzata, Patrizia Bisinella, che si confronterà con Federico Sboarina, candidato del centrodestra, cresciuto in An. A Padova il leghista Massimo Bitonci, disarcionato a novembre dal voto di dissidenti forzisti, sogna la conferma con il centrodestra unito, ma dovrà vedersela con Sergio Giordani, ex presidente del Padova calcio, per il centrosinistra. A Lecce il giornalista di Porta a Porta, Mauro Giliberti, scelto dai fittiani, è in pole per la conquista del municipio: il suo maggiore competitor è l'ex assessore di centrodestra Alessandro Della Noci, sostenuto dal movimento trasversale Andare Oltre. Una curiosità in Puglia: a Castellana Grotte e Cassano Murge, i candidati civici di destra hanno costruito una alleanza con liste del Pd. La regione dove saranno chiamati alle urne più cittadini è la Sicilia: voteranno 1.157.334 in 128 comuni.