Elezioni amministrative 2017, come si vota
Oltre 10 milioni di italiani chiamati alle urne per le elezioni comunali 2017. Domenica 11 giugno si vota per rinnovare sindaci e consigli in 1005 comuni, nelle regioni a statuto ordinario e anche in Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Sicilia. Riflettori accesi sui risultati dei 4 capoluoghi di regione: Palermo, Genova, Catanzaro e L'Aquila. COME SI VOTA Per votare è necessario recarsi al proprio seggio (indicato sulla tessera elettorale), muniti di un valido documento di identità. Agli elettori verrà consegnata una sola scheda elettorale ma la modalità di espressione del voto è diversa a seconda della grandezza del comune. I seggi saranno aperti dalle 7 alle 23 Nei comuni fino a 15mila abitanti si può tracciare un segno solo sul candidato sindaco, solo sulla lista collegata al candidato sindaco o anche sia sul candidato sindaco che sulla lista collegata al medesimo candidato sindaco: in ogni caso il voto viene attribuito sia alla lista di candidati consiglieri che al candidato sindaco. È eletto sindaco il candidato che ottiene più voti (maggioranza relativa). Nei comuni con più di 15mila abitanti si può tracciare un segno solo sul candidato sindaco (in questo caso il voto viene attribuito solo al candidato sindaco). Oppure tracciare un segno solo su una delle liste collegate al candidato sindaco o anche sia sul candidato sindaco che su una delle liste collegate al medesimo candidato sindaco (in entrambi i casi la preferenza viene attribuita sia al candidato sindaco che alla lista di candidati consiglieri). Una terza opzione è il voto disgiunto. E' possibile cioè tracciare un segno sul candidato sindaco ed un altro segno su una lista non collegata (in questo caso il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista non collegata). È eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno). Nel caso tale soglia non sia raggiunta, i due candidati con più preferenze vanno al ballottaggio del 25 giugno: vincerà il più votato tra i due. ITALIANI ALL'ESTERO Non si può votare per corrispondenza: gli italiani residenti all'estero che vogliano esprimere la propria preferenza dovranno tornare in Italia. TESSERA ELETTORALE SMARRITA O ESAURITA In caso di tessera smarrita (o esaurita), l'elettore potrà richiedere il duplicato (o il rinnovo) presso l'ufficio elettorale comunale, che resterà aperto dalle ore 9 alle ore 18 nei due giorni antecedenti la data della consultazione e, nel giorno della votazione, per tutta la durata delle operazioni di votazione, e quindi dalle ore 7 alle ore 23. DOVE SI VOTA L'appuntamento con l'elezione diretta dei sindaci riguarda 1014 comuni italiani. Sono 21 i capoluoghi di Provincia interessati (Alessandria, Asti, Belluno, Como, Cuneo, Frosinone, Gorizia, La Spezia, Lecce, Lodi, Lucca, Monza, Oristano, Padova, Parma, Piacenza, Pistoia, Rieti, Verona, Taranto e Trapani) e 4 capoluoghi di regione (Palermo, Genova, Catanzaro e L'Aquila). In termini assoluti, il numero più alto di elettori (almeno a stare alla rilevazione del 31 dicembre 2016) risulta essere in Sicilia, a quota 1.545.694, distribuiti in 129 comuni. Al secondo posto la Lombardia, con 1.158.821 elettori e 139 città, seguita dal Veneto (997.642 e 87), dalla Puglia (885.113, 54), Campania (810.443, 88), Liguria (655.613, 19), Piemonte (532.324, 96) e Lazio (530.260, 55). Al momento ammontano a 132 i comuni che andranno alle urne perché commissariati. Si voterà anche in 11 nuovi comuni nati a seguito di processi di fusione. Il comune più piccolo è Blello (BG): 71 abitanti al dicembre 2015. BALLOTTAGGI Il turno di ballottaggio - fissato per domenica 25 giugno - è previsto nei comuni superiori a 15mila abitanti. Nella Provincia autonoma di Trento la soglia è abbassata a 3mila.