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Ministri commissariati dalla Boschi, scoppia la polemica. Lei: sono regole

Il sottosegretario Maria Elena Boschi

Silvia Sfregola
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Il governo di Paolo Gentiloni "commissariato" da Maria Elena Boschi. No una procedura praticamente obbligata, insomma "una fake news". Quelle sulla circolare di Maria Elena Boschi sono "polemiche surreali su normali iter procedurali interni alla presidenza" commentano fonti interne al governo in merito al documento pubblicato da Repubblica che dà al sottosegretario la supervisione dei provvedimenti che giungono in Cdm. Una ricostruzione fantasiosa soprattutto per quanto riguarda i malumori che avrebbe creato nei ministeri. Su questo il premier Paolo Gentiloni, oggi presente all'assemblea del Pd, ha infatti deciso di non commentare e di tenersene fuori. Nel documento, firmato dal segretario generale di Palazzo Chigi, Paolo Aquilanti, si chiede a tutti i dipartimenti e a tutti gli uffici, che ogni provvedimento prodotto dai dicasteri e destinato al Consiglio dei ministri, deve "pervenire in preventiva visione alla sottosegretaria di Stato alla presidenza del Consiglio" Maria Elena Boschi. A spazzare via invece ogni ombra sul suo operato è proprio l'ex ministro per le Riforme, che giunta all'Hotel Marriott, si difende: "È il classico esempio di fake news, non c'è nessun commissariamento". "Semplicemente - spiega ai cronisti - il segretario generale di Palazzo Chigi ha inviato una circolare con cui ha invitato i ministeri a rispettare le regole che già esistono". Insomma, spiega Boschi "nulla di nuovo. Se poi le regole le vogliamo cambiare sono la prima a dare una mano. Ma le regole che ci sono vanno rispettate. Solo una raccomandazione in questo senso niente di più". L'altro fedelissimo di Matteo Renzi, e ministro alla Sport, Luca Lotti, minimizza: "Dai, via, non scherziamo, ma di cosa stiamo parlando? Davvero c'è una polemica su questa circolare? Siamo alle solite". "Non c'è nessun commissariamento - aggiunge Lotti-. Siamo di fronte all'ennesima strumentalizzazione basata sul nulla. Si tratta, come è stato spiegato in modo chiaro anche dalla Sottosegretaria Boschi, di una semplice e normale circolare del segretario generale di Palazzo Chigi, rivolta a tutti i ministeri". Anche da Claudio De Vincenti, da ex sottosegretario, derubrica la faccenda a una semplice questione tecnica tra uffici e definisce la circolare "ineccepibile perché si tratta di atti che devono passare per il premier ed è esattamente il compito del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio istruire prima dell'arrivo" in consiglio dei Ministri. E Andrea Orlando, ministro della Giustizia, assicura: "Non me ne sono accorto". "Vorrà dire che il governo starà più sereno", commenta Gianni Cuperlo con una battuta sulla circolare. Mentre a gridare allo scandalo è Barbara Saltamartini, deputata leghista: "Renzi è stato incoronato alla guida del Pd e subito dopo la Boschi ha deciso di commissariare tutti i ministri. A minuti prevediamo la dichiarazione di rito Gentiloni stai sereno. L'idea che il Giglio magico ha del potere è inquietante e pericolosa.. altro che spauracchio populismo. Al clan Renzi ricordiamo mestamente che le primarie di un partito non valgono come elezioni politiche. L'ultima volta che si sono confrontati con il voto, quello vero, non gli è andata molto bene, non se lo dimentichino". L'ex Roberto Speranza invece chiede spiegazioni: "Se le ricostruzioni pubblicate da un importante quotidiano nazionale sul fatto che i ministri del nostro governo siano di fatto commissariati fossero vere sarebbe un fatto grave. Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni chiarisca al più presto al fine di fugare ogni dubbio sull'indipendenza dei membri dell'esecutivo".

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