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M5S si prepara a governare, Grillo: "Finito il tempo della piazza"

Beppe Grillo

Silvia Sfregola
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L'indomani della convention in memoria di Gianroberto Casaleggio, dove il figlio Davide ha annunciato alla platea Cinquestelle "Dobbiamo capire in che direzione vogliamo andare", il testimone passa a Beppe Grillo che affida al blog la risposta: "Non è più tempo di manifestazioni in piazza a carattere provocatorio ? dice prendendo come esempio il G8 di Genova -, facili a sfogare nella violenza, è diventato il tempo di disegnare il nostro futuro". Il M5S di governo è servito. A sfidare Matteo Renzi, che dal palco della convenzione Pd attacca i Cinquestelle in un discorso tutto elettorale e poco da congresso di partito, ci pensa Luigi Di Maio. "Il Sum01 a Ivrea ha avuto un successo incredibile - ironizza sui social network - E' riuscito persino a far parlare Renzi di futuro. Ora il Movimento 5 Stelle deve andare al governo di questo Paese per realizzarlo". "Immaginazione e non etichette" chiede, per ripartire, Casaleggio Jr su Facebook, confermando la sua avversione per le definizioni politiche. La collocazione del Movimento è sospesa: "Neoliberismo e socialdemocrazia sono categorie vecchie - aveva detto nella sua prima intervista tv - Non si può classificare il futuro con etichette del passato". Incoronato dalla stampa, e dallo stesso Renzi, vero leader dei Cinquestelle, in realtà Davide sembra più interessato alla diffusione del verbo del padre. Nello stesso post ribadisce infatti che "l'obiettivo dell'Associazione Gianroberto Casaleggio è di proseguire il pensiero di mio padre e di mantenere vive le sue idee" per questo chiede "una donazione" o di iscriversi all'associazione (diventare socio ordinario costa trecento euro). Per coprire le spese della kermesse svolta nell'ex fabbrica Olivetti sarebbero serviti 100mila euro ma, alla vigilia dell'evento, ne sono stati raccolti soltanto 48.215. Ma il Movimento ha da affrontare innanzi tutto i guai interni. Come la vicenda di Genova in cui Beppe Grillo è entrato a gamba tesa e che, secondo Casaleggio, rappresenta "l'1 per cento dei casi, mentre nell'altro 99% la democrazia diretta è stata lasciata libera di fluire" - ammissione implicita di un freno dall'alto all'uno vale uno - Marika Cassimatis, la prof che non si arrende, pubblica oggi su Facebook la mail dello staff Cinquestelle che le comunica "l'avvio di un procedimento disciplinare". Tra i comportamenti contestati alla ex candidata sindaca, ci sono la querela per diffamazione nei confronti del garante, il post "gravemente critico" contro la sospensione dal M5s del sindaco di Parma Federico Pizzarotti e un altro in cui apprezza la gestione dei rifiuti in quel Comune; la condivisione sui social ? il 22 maggio 2016 - di una foto del Partito di Rifondazione comunista sui referendum; il post in cui appoggia il consigliere Putti contro la consigliera regionale Alice Salvatore (molto vicina a Grillo) e un altro in cui sostiene il "dissidente" Francesco Battistini, consigliere regionale che si autosospese per la "deriva verticistica" del Movimento. "Solo pretesti", scrive Cassimatis su Facebook. A lei il Movimento riconosce il diritto di replica - via e-mail - entro dieci giorni. Poi scatteranno le sanzioni. Nel frattempo però il tribunale penale potrebbe pronunciarsi sulle due querele per diffamazione - indirizzate al garante e ad Alessandro Di Battista - e quello civile potrebbe invalidare la decisione di Grillo di toglierle il simbolo del Movimento a vantaggio del nuovo candidato Luca Pirondini.

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