CAOS SULLA TRASMISSIONE "PARLIAMONE SABATO"
"Donne dell'est più sexy e fanno comandare i mariti", bufera sulla Perego. La Rai chiude il programma
Una "lista sulle doti" delle donne dell'est che spingerebbero gli uomini italiani a preferirle come mogli rispetto alle italiane. Scoppia la bufera su "Parliamone Sabato" il programma condotto da Paola Perego su RaiUno e, alla fine, la Rai chiude la trasmissione due giorni dopo la puntata "incriminata". Le polemiche (social) esplodono dopo che una parte della trasmissione viene dedicata al "fascino che le donne dell'est esercitano sugli uomini". Il titolo della rubrica? "Dall'est, sono rubamariti o mogli perfette?". A spiegare ancora meglio concetto nel corso della trasmissione è un'infografica che in sei punti racconta i "pregi" delle donne dell'est: sono tutte mamme ma, dopo aver partorito recuperano un fisico marmoreo; sono sempre sexy, niente tute né pigiamoni; perdonano il tradimento; sono disposte a far comandare il loro uomo; solo casalinghe perfette e fin da piccole imparano i lavori di casa; non frignano, non si appiccicano e non mettono il broncio. Ospite in studio, anche l'attore Fabio Testi, che si lancia nel racconto di un amico che dalla fidanzata dell'est ha ricevuto in dono una notte in un bordello insieme ad un'altra ragazza: "Come fai a non innamorarti di una donna così?". Ma non basta: per circa mezz'ora si susseguono commenti e cliché sulle donne dell'est. Da un uomo in studio che, andando in Russia, ha scoperto che "tutte le donne mi volevano", arrivando a Riccardo Alessi che spiega come in Italia ci siano "per le ragazze russe, delle occasioni" di trovare mariti abbienti da sposare. Poi ancora Testi che spiega che le donne dell'est, a differenza delle italiane, "se vedono che l'uomo non riesce ad ottenere l'orgasmo, la colpa non è di lui, è di lei". E qua, anche la Perego ha un sussulto: "Ma sì, tanto siamo su RaiUno: che ce frega". La polemica social sulla puntata del programma esplode immediatamente: commenti duri e post al vetriolo contro la conduttrice e il servizio choc. E, alla fine, anche la Rai interviene per chiedere scusa su quanto mandato in onda. "Penso che quello commesso sia un errore gravissimo perché contrasta con tutto il lavoro che la Rai ha fatto per contribuire alla costruzione dell'immagine della donna coerente con i tempi" tuona il presidente Monica Maggioni. "Detto questo, bisogna intervenire, non lo si può considerare solo un errore - sottolinea la presidente - Quello che è successo è in contrasto con il servizio pubblico. Non era l'immagine della donna che può dare una trasmissione del 2017, mi è sembrata invece una paginetta medievale in cui lo sguardo sulle donne è retaggio di altre epoche". Poi annuncia: "A breve convocherò un ufficio di presidenza dove valuteremo le audizioni da svolgere in Commissione sull`accaduto". Duro anche il direttore di RaiUno Andrea Fabiano che, nel marasma dei commenti, twitta Gli errori vanno riconosciuti sempre , senza se e senza ma. Chiedo scusa a tutti per quanto visto e sentito a #ParliamoneSabato— Andrea Fabiano (@AndreaFabiano) 20 marzo 2017 L'Usigrai si scaglia contro il programma definendo l'accaduto "un siparietto disgustoso di cui come dipendenti, come donne e uomini della Rai ci vergogniamo. Una lista di luoghi comuni, violenti, beceri e umilianti". "Ci chiediamo - si legge nella nota - come possa accadere che il Servizio Pubblico mandi in onda senza alcun controllo un tale coacervo di sessismo e razzismo in barba a qualsiasi policy aziendale e tradendo oltretutto i principi della Convenzione". Per l'Usigrai le scuse di Fabiano e di Maggioni non possono bastare: "Indispensabile che vengano presi provvedimenti nei confronti di tutti i responsabili". Provvedimenti che arriveranno qualche ora più tardi. Così mentre sulla Rete infuria la polemica, e la conduttrice Paola Perego non si pronuncia sull'accaduto, arriva il verdetto della Rai che annuncia la chiusura del programma. "Gli errori si fanno, e le scuse sono doverose, ma non bastano" dichiara il direttore generale della Rai Antonio Campo Dall'Orto. "Occorre agire ed evolversi. La decisione di chiudere Parliamone Sabato non è infatti solo la semplice e necessaria reazione ai contenuti andati in onda lo scorso sabato, contenuti che contraddicono in maniera indiscutibile sia la mission del servizio pubblico che la linea editoriale che abbiamo indicato sin dall'inizio del mandato. È anche - prosegue il dg - una decisione che accelera la revisione del daytime di RaiUno sulla quale peraltro stavamo già lavorando da tempo. Questo - conclude - al fine di rendere i contenuti Rai sempre più coerenti ai valori che ne ispirano la missione". Il direttore di RaiUno, Andrea Fabiano, aggiunge: "Rinnovo le mie scuse più sincere per quanto accaduto e ribadisco l'impegno per un'offerta sempre ispirata ai valori del servizio pubblico".