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Scissione Pd, l'ultimatum di Emiliano: "Renzi ci ascolti o partito con Pisapia"

Il governatore pugliese dopo la telefonata con il segretario: "Spero che valuti le mie idee. Se provoca la spaccatura è responsabile di un disastro"

Michele De Feudis
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Governatore Michele Emiliano, c'è una canzone che sembra fatta proprio per il Pd, "Se telefonando". Non crede? "Mi ha chiamato Matteo Renzi. Alle 13. Avevo scritto su Facebook dopo il fuorionda di Delrio che era mia intenzione sentirlo... Ero in presidenza a lavorare per la Puglia. Ci siamo confrontati e il mio auspicio è che tenga conto di questo scambio, franco, di idee nei prossimi sviluppi". (Emiliano, nella conversazione con il segretario del Pd, ha illustrato la sua visione, immaginando il coinvolgimento di tutto il partito - unito - nella campagna per le amministrative di primavera e postulando le primarie dopo l'estate; Renzi ha preso atto dell'appello del presidente pugliese, ma sulla tempistica per l'elezione del nuovo leader le distanze tra maggioranza e minoranza restano immutate). Nel palazzo della presidenza regionale, sul lungomare Araldo di Crollalanza, Emiliano è concentrato sulla doppia sfida del governo territoriale (dove si registrano crescenti scintille con il M5s), e della querelle nazionale Pd, dove ha posto sul tavolo la sua possibile candidatura a segretario. Il Pd è sull'orlo di una scissione? "La soluzione per evitare il peggio c'è. Ma... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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