TORMENTI DEMOCRATICI

Scissione Pd, fuorionda di Delrio contro Renzi: "Non fa nulla per evitare la rottura"

Silvia Sfregola

Il ministro contro il segretario nonché ex premier. Nella sede nazionale del Pd a Roma c'è un forum sul trasporto pubblico di Roma e lì il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, al tavolo dei relatori insieme al presidente della Commissione Trasporti della Camera Michele Meta, la combina grossa. Prima dell'inizio del convegno parlano dei tormenti democratici e del rischio scissione ma non sa che il dialogo è stato intercettato e che il fuorionda finirà sui siti di Repubblica e Corriere. "Barano o fanno sul serio?" chiede Meta riferendosi alla possibile rottura con la minoranza. "Una parte ha già deciso" risponde Delrio che attacca anche quei renziani favorevoli alla scissione perché pensano che "diminuiscano i posti da distribuire ma non capiscono un cazzo". " La frattura  - dice - sarà come la rottura della diga in California, c'è una crepa, e l'acqua dopo non la governi più". Delrio senza freni non risparmia nemmeno l'accusa più grave all'ex premier Matteo Renzi: "Avrebbe dovuto far capire che piangi se si divide il Pd. Non che non te ne frega, chi se ne frega e poi non ha neanche fatto una telefonata. Ma come cazzo fai in una situazione del genere a non fare neanche una telefonata?". E sul rapporto con il segretario confessa: "Guarda io, sia detto tra me e te, si è litigato di brutto perché non puoi trattare questa roba come un passaggio normale". Poco dopo la pubblicazione della conversazione che ha imbarazzato il Pd il ministro Delrio corre ai ripari e prova, fuori da Palazzo Chigi davanti ai giornalisti, a fare dietrofront: ''Renzi ha fatto più di una telefonata e per evitare la scissione ha concretamente dato segnali di amplissima disponibilità". "La minoranza del partito - ha sottolineato - non ha più alibi. Il tempo è ora". E poi cita Renzi: "La parola d'ordine è non andatevene venite. E' una disponibilità che va raccolta".