M5s, arriva la censura sui social: post da concordare con Grillo-Casaleggio
Chi non è d'accordo vada altrove. Beppe Grillo ribadisce le regole per i parlamentari del Movimento 5 Stelle. L'ennesimo decalogo del grillismo è stato affidato a un post sul blog del comico genovese e riferimento del M5S. Un modo per rigettare le ipotesi di ammiccamento con la Lega - restroscena tacciati come bufale dal Movimento - e mettere bene in chiaro ai "cittadini" eletti limiti e libertà dei parlamentari grillini: niente alleanze politiche, nessuna intervista o "uscita di comunicazione" che non sia concordata con i vertici del Movimento, nessuna tolleranza con i dissidenti. "Il programma per le prossime elezioni, come nel 2013, non sarà definito dai parlamentari (che pure hanno il compito di proporre dei punti da mettere in votazione), ma dagli iscritti del MoVimento 5 Stelle come sta avvenendo in queste settimane per il programma energia in votazione su Rousseau - scrive Beppe Grillo - Chi non sarà d'accordo con il programma definito dagli iscritti, potrà perseguire (se riuscirà a essere rieletto) il suo programma in un'altra forza politica. Sono gli iscritti a dettare la linea politica del MoVimento, i portavoce devono semplicemente attuarla". "Il MoVimento 5 Stelle non è di destra né di sinistra", scrive ancora il comico genovese e capo politico pentastellato: "Non faremo mai alleanze con i partiti che hanno devastato l'Italia negli ultimi decenni". Il rapporto con media e tv dei grillini è quantomai discontinuo e controverso. Grillo a proposito ricorda che "i responsabili della comunicazione del MoVimento 5 Stelle sono Ilaria Loquenzi, Rocco Casalino e Cristina Belotti, rispettivamente alla Camera, al Senato e in Parlamento Europeo, che si coordinano con Beppe Grillo e Davide Casaleggio. Tutte le uscite comunicative dei portavoce (partecipazioni a eventi, interviste alla tv, interviste ai giornali, post sui social network riguardanti l'azione politica del MoVimento 5 Stelle e simili) devono essere concordate assieme a loro". Una censura preventiva per limitare la libertà dei "portavoce"? Per Grillo è l'unico modo per non "cadere nelle trappole giornalistiche o di danneggiare l'immagine del MoVimento 5 Stelle con uscite goffe e maldestre. Chi danneggia l'immagine del MoVimento 5 Stelle può incorrere nelle sanzioni definite dal Regolamento: richiami e sospensioni. Non si fanno sconti a nessuno".