Riforma Buona Scuola, via libera al passaggio finale
Il Consiglio dei ministri, dopo l'approvazione in esame definitivo dei tre decreti legislativi che adeguano le norme dell'ordinamento dello stato civile, ha esaminato in via preliminare anche cinque decreti sulla Buona scuola e prorogati alcuni incarichi nell'ambito del ministero della Difesa. A presiedere la riunione è stato il premier Paolo Gentiloni che ieri mattina ha lasciato il policlinico Gemelli dove era ricoverato da martedì sera per un'angioplastica. Dunque ieri primo via libera dal governo anche a otto delle nove deleghe della legge Buona Scuola. Le deleghe riguardano: inclusione scolastica, cultura umanistica, diritto allo studio, formazione iniziale e accesso all'insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado, istruzione professionale, scuole italiane all'estero, sistema integrato di istruzione dalla nascita fino a sei anni, valutazione, certificazione delle competenze ed Esami di Stato. C'è anche l'accesso alla professione degli insegnanti che definisce il percorso di studio per diventare docenti e le modalità per entrare in classe, rischia di diventare la più delicata per il governo. C'è infatti ancora in ballo il rinnovo del contratto dei docenti, tema di cui ministra e sindacati hanno appena iniziato a parlare. Per la revisione del Testo unico sulla scuola sarà previsto un disegno di legge delega specifico e successivo. I provvedimenti vanno ora alle Commissioni parlamentari competenti e in Conferenza Unificata per l'apposito parere. "I decreti attuativi delle deleghe rappresentano la parte più innovativa e qualificante della legge 107 - dichiara la ministra Valeria Fedeli - Rivelano e concretizzano la vera portata di riforma della "Buona scuola": mettono le studentesse e gli studenti al centro di un progetto che punta a fornire loro un'istruzione e una formazione adeguate a standard e obiettivi internazionali. Si lavora - conclude la Fedeli - sul sapere e sul saper fare, per dare alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi gli strumenti utili per realizzare il loro progetto di vita e contribuire alla crescita e alla competitività del Paese". Nomine generali Prorogato l'incarico per il comandante Generale dei Carabinieri Tullio Del Sette, indagato a Napoli nell'indagine sugli appalti Consip, per il capo di Stato Maggiore della Difesa Claudio Graziano e il capo di Stato Maggiore dell'Esercito Danilo Errico.