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Le opposizioni prendono a schiaffi Paolo Gentiloni

Matteo Salvini

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Non poteva andare diversamente. Anche perché salendo al Quirinale tutti avevano chiesto a Sergio Mattarella una sola cosa: elezioni subito. Così appena Paolo Gentiloni riceve l'incarico, le opposizioni esplodono. I primi ad attaccarlo sono i grillini con il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio che boccia l'ipotesi di sedersi ad un tavolo sulla legge elettorale e, per l'occasione, riadatta una celebre citazione di Churchill: "Un'auto blu vuota è arrivata al Quirinale e ne è sceso Gentiloni #votosubito". Poi attraverso il blog di Beppe Grillo rilancia: "C'è un Paese che vuole votare. I cittadini non vedono l'ora di cambiare l'Italia con il proprio voto. I partiti in queste ore stanno fabbricando l'ennesimo Governo in provetta per continuare a mantenersi i loro mega stipendi, le loro pensioni e i benefit. Noi stiamo con il popolo italiano. Non con questa banda di voltagabbana. Non staremo a guardare". Un'auto blu vuota è arrivata al Quirinale e ne è sceso Gentiloni #votosubito— Luigi Di Maio (@luigidimaio) 11 dicembre 2016 Altrettanto duro il commento del leader della Lega, Matteo Salvini: "Questi ci prendono per il c..o! Noi non ci arrendiamo, daremo battaglia a questa cricca #votosubito". Questi ci prendono per il c..o! Noi non ci arrendiamo, daremo battaglia a questa cricca.#votosubito pic.twitter.com/01ZPp7scse— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 11 dicembre 2016 Sia Salvini che Giorgia Meloni sono comunque già pronti a scendere in piazza. Il Carroccio sabato e domenica prossima. Meloni e Fratelli d'Italia fissano invece l'appuntamento per il 22 gennaio.   Con #Gentiloni tutto cambia perché nulla cambi. Saremo in piazza il 22 gennaio. #totoministri ST pic.twitter.com/F1KTa4uhCW— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) 11 dicembre 2016

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